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Lavoro flessibile: manager italiani incapaci di sfruttarne potenzialità

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NEW YORK (WSI) – Il lavoro flessibile, visto con sempre maggior favore dai manager e imprenditori in tutto il mondo, non convince del tutto i dirigenti d’azienda italiani. Lo evidenzia l’ultima ricerca svolta da Regus, fornitore mondiale di spazi di lavoro flessibili, che ha intervistato più di 44.000 uomini d’affari in più di 100 Paesi.

Stando all’indagine, solo il 58% dei manager italiani giudica positivamente il lavoro svolto lontano dall’ufficio tradizionale. Una percentuale nettamente inferiore rispetto al 72% della media globale.

Su un punto tutti sembrano tuttavia d’accordo: il 75% degli intervistati a livello internazionale e l’80% degli italiani concordano sulla necessità di una formazione specifica per essere in grado di gestire con successo un team di persone che lavora da remoto.

La collaborazione a stretto contatto è ancora fondamentale per l’82% degli intervistati (80% dato Italia). In pratica, secondo gli intervistati, i manager dovrebbero parlare con i collaboratori che lavorano da remoto più volte alla settimana, mentre l’85% (84% in Italia) pensa che i lavoratori flessibili dovrebbero partecipare fisicamente almeno con frequenza mensile a riunioni con i loro manager di linea.

“Con tutti i benefici riscontrati per il personale e per i datori di lavoro, non c’è dubbio che le imprese a livello globale e in parte anche in Italia siano sempre più orientate ad attuare forme di lavoro flessibile”, ha commentato a tal proposito, Mauro Mordini, Country manager di Regus in Italia.

“Tuttavia, i risultati della ricerca mostrano che sono necessari strumenti di collegamento e di collaborazione per coordinare questa nuova modalità di lavoro. Una soluzione può essere quella di fornire al personale la possibilità di poter utilizzare postazioni di lavoro professionali ed attrezzate in business center vicino a casa, o dovunque siano necessari, che consentono di concentrarsi sul lavoro in un ambiente privo di distrazioni e con la possibilità di avvalersi di servizi di supporto e di segreteria professionali oltre che strumenti e connessioni ICT avanzati”.
(mt)