Economia

La prima exit italiana dell’equity crowdfunding è immobiliare

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Crescita esponenziale per il mercato del real estate crowdfunding negli ultimi tempi e la conferma arriva dai numeri.

Le piattaforme attive in questo settore hanno raccolto a livello mondiale un ammontare che supera i 7,7 miliardi di dollari, e se gli Stati Uniti fanno la parte da leone con 5,8 miliardi di dollari di controvalore complessivo in sei anni, l’Europa non si sta comportando affatto male e può contare su 1,1 miliardi di euro recuperati in finanziamenti online. Per fare un paragone, in totale per il resto del mondo la raccolta tramite iniziative di crowdfunding ammonta a 710 milioni.

Il crowdfunding immobiliare in Italia: un po’ di numeri

Guardando nello specifico all’Italia, il fenomeno del crowdfunding nel settore immobiliare è ancora agli albori ma può registrare fin da ora una serie di numeri positivi e storie di successo. Dal 2017 ad oggi, gli italiani hanno investito i propri risparmi in ben 70 progetti immobiliari situati in Italia, Europa e Stati Uniti, per un controvalore complessivo di 8,61 milioni di euro.

E nel 2018 le promesse sono allettanti considerando che in un solo semestre sono stati raccolti più del doppio degli investimenti dell’intero anno precedente. L’equity crowdfunding sta così iniziando a configurarsi come valida alternativa di investimento per i risparmiatori.

Il progetto Jesolo Baia Blu

A riprova del successo del settore è l’operazione della PMI italiana Baia Blu Capital, che ha realizzato e venduto completamente le unità del progetto immobiliare per il quale aveva raccolto capitali online su Walliance, configurandosi come la prima exit per il crowdfunding italiano.

Nel maggio di quest’anno il veicolo societario Baia Blu Capital del gruppo MAK Invest ha lanciato la sua seconda campagna di raccolta di capitali, con la quale è riuscita a reperire quasi € 800.000 da oltre 92 investitori diversi, per un progetto immobiliare.

Denominato “Jesolo Baia Blu”, il piano prevedeva la realizzazione di un resort di 35 appartamenti distribuiti su cinque edifici, costruito integralmente in soli sei mesi di tempo nel lido veneziano.

Ebbene, Walliance ha reso noto che il 31 ottobre scorso la società Baia Blu Capital ha provveduto a rimborsare integralmente l’investimento, tramite l’invio dei bonifici ai sottoscrittori dell’investimento, con obiettivo la restituzione del capitale e l’erogazione del rendimento realizzato, così come previsto al momento della sottoscrizione.

In tal modo non solo il co-investimento per un valore nominale complessivo di euro 760.600 è stato interamente rimborsato, ma l’operazione ha anche generato un rendimento, quantificabile in un Ritorno sull’investimento annualizzato (ROI) del 12,24% lordo.