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La Cina alza dazi su merci Usa. Wall Street affonda

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Non si è fatta attendere a lungo la risposta cinese all’aumento dei dazi americani, entrato in vigore lo scorso venerdì,  sulle le merci provenienti dal gigante asiatico. Ieri, Pechino ha fatto sapere che dal primo giugno prossimo alzerà al 25% i dazi su 60 miliardi di dollari di esportazioni americane, interromperà i maggiori acquisti promessi di prodotti agricoli ed energetici (gas liquefatto) e ridurrà gli ordini di aerei Boeing. Complessivamente sono 2.493 i beni Made in Usa colpiti.

La notizia non è piaciuta a Wall Street. Che come, anticipato da molti osservatori nei giorni scorsi, ha reagito male, segnando forti perdite. Il Dow Jones ha perso il 2,38% a 25.323,83 punti, il Nasdaq ha ceduto il 3,41% a 7.647,02 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,41% a 2.811,84 punti. La rappresaglia cinese sembra passare anche da grandi manovre sul mercato dei cambi, con lo yuan che è brutalmente precipitato ai minimi dallo scorso 20 dicembre.

Dopo l’annuncio dell’aumento dei dazi da parte della Cina, il presidente americano, Donald Trump, ha detto di non avere ancora deciso se adottare dazi su altri 325 miliardi di dollari di importazioni cinesi, un’ipotesi ventilata due settimane fa. Lo ha detto parlando dalla Casa Bianca, dove ha ricevuto il primo ministro ungherese, Viktor Orba’n. Trump si è detto convinto che “ci troviamo in una posizione fantastica”, a prescindere che un accordo commerciale sia raggiunto con la Cina.

Allo stesso tempo, Trump, ha confermato che vedrà la controparte cinese, Xi Jinping, al prossimo G20 previsto a giugno in Giappone.

“Spero in un incontro proficuo”, ha detto parlando dalla Casa Bianca, dove sta ricevendo il primo ministro ungherese, Viktor Orba’n. “Magari qualcosa succederà”, ha aggiunto Trump tornando a lamentarsi del fatto che “per troppi anni la Cina si è approfittata degli Usa. ”Sapremo in 3-4 settimane” se le trattative commerciali con la Cina avranno successo. Mi sento che avranno successo” ha concluso il presidente americano.

L’escalation delle tensioni commerciali tra Usa e Cina crea forti preoccupazioni anche in Europa. L’Unione europea “è pronta” a rispondere se gli Stati Uniti “impongono dazi sulle auto e parti di auto” ha detto il commissario Ue per il Commercio Cecilia Malmstrom intervenendo ieri a un incontro organizzato dal gruppo parlamentare della Cdu/Csu al Bundestag, aggiungendo: “abbiamo una lista che discuteremo con i Paesi membri prima di fare qualsiasi cosa. Forse dovremo usarla, ma spero veramente di no”.