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La carica dei replicanti mid cap

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ROMA (WSI) – È opinione piuttosto diffusa che il mercato dei titoli a media capitalizzazione sia poco considerato, sotto investito e meno efficiente di quello dei titoli large cap e anche di quello small cap. In generale, si pensa che sia più rischioso, ma più remunerativo.

In effetti, l’indice Stoxx Europe Mid 200 ha battuto lo Stoxx Europe Large 200 nell’ultimo decennio del 2,6% su base annua, con una deviazione standard (volatilità) del 16,6%, contro il 14,2% del secondo (dati in euro da giugno 2004 a giugno 2014).

Le azioni a media capitalizzazione tendono, infatti, a sovraperformare quelle large nel lungo periodo, soprattutto dopo dei forti ribassi di mercato. Al contrario, soffrono di più durante fasi di paura e incertezza, anche a causa della minore liquidità di questi titoli e dell’esposizione settoriale: tipicamente gli indici mid cap sono meno esposti alle banche e più all’industria.

Questo significa essere meno dipendenti dai cambi del tasso d’interesse, ed essere invece più legati al ciclo economico, che comunque in Europa è previsto in rafforzamento da qui alla fine del 2015.

Un’offerta in crescita
Sarà anche per questo che sempre più investitori si stanno interessando a questo specifico segmento di mercato. E anche dal lato dell’offerta, gli emittenti vengono incontro a una domanda in crescita.

Ultima novità in ordine cronologico è il recente lancio del Lyxor Ucits Etf Ftse Italia Mid Cap, primo e unico replicante quotato a Piazza Affari dedicato al segmento delle azioni italiane a media capitalizzazione, ha portato a quota sei gli strumenti che permettono di investire in titoli mid cap europei disponibili agli investitori nostrani.

Il benchmark Ftse Italia Mid Cap è composto dalle prime 60 azioni per capitalizzazione delle società che non fanno parte dell’universo investibile dell’indice Ftse Mib. Le aziende straniere non sono ammissibili all’inclusione. È stato creato il 31 dicembre 1994 con il nome di Midex, in seguito alla fusione tra Borsa Italiana e London Stock Exchange ha preso il nome attuale. I suoi componenti vengono rivisti, ed eventualmente modificati, con cadenza trimestrale.

Quotati su Borsa Italiana, oltre allo strumento di Lyxor, troviamo il db x-trackers Mittelstand & MidCap Germany ETF, dedicato al mercato tedesco, il db x-trackers MSCI Europe Mid Cap Index ETF, l’iShares MSCI EMU Mid Cap UCITS ETF, entrambi dedicati al mercato europeo, il PowerShares FTSE RAFI Europe Mid-Small UCITS ETF (il quale replica un indice che si basa su fattori fondamentali come i dividendi, i flussi di cassa o il valore contabile) e il Source Russell Europe SMID 300 UCITS ETF, che racchiude i 300 titoli mid e small cap più liquidi in Europa.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Morningstar – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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