Economia

L’Ue e il contratto che metterà il bavaglio all’Italia

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Roma – Pronta l’agenda Ue per aumentare il controllo sulle politiche economiche dei singoli paesi che compongono il blocco dell’Eurozona. Lo riporta il Financial Times, affermando che, in base a una bozza messa a punto da Bruxelles, i 17 membri dell’area potrebbero trovarsi ben presto a dover firmare contratti vincolanti che li costringerebbero ad accettare riforme fiscali puntuali, dettagliate e decisamente più severe di quelle messe in atto “in casa”.

Altro passo, insomma, nel cammino di cessione di sovranità da parte dei singoli paesi, che trova terreno fertile, nel caso dell’Italia, nelle stesse parole proferite dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Non resta che andare avanti con i provvedimenti necessari, compresi gli ulteriori trasferimenti di sovranità per consolidare l’unione economica e monetaria”, ha detto il capo dello stato.

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Con il governo di Madrid che sta pensando anche di limitare la libertà di riunione e manifestazione, Bruxelles ha la strada quasi spianata per imporre i propri diktat, sotto forma di veri e propri contratti su, come scrive l’FT, “economie di paesi altamenti indebitati come Italia e Francia, che hanno un passato contrastato di riforme economiche”.

Aderendo ai contratti, i membri dell’Eurozona dovranno accettare le condizioni e i programmi che al momento sono stati imposti solo ai paesi che hanno fatto ricorso ai piani di salvataggio. Vincerebbe alla fine la linea dura della Germania, che auspica controlli più diretti e incisivi.