Economia

L’identikit del ministro tedesco che rischia di fare saltare tutto

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New York – Uno dei ministri del governo Merkel e’ assolutamente contrario alle richieste per un coinvolgimento diretto della Banca Centrale Europea nel tentativo di ridurre il debito.

Il tutto in un clima teso di crescenti pressioni internazionali su Francoforte, affinche’ offra un contributo consistente alla risoluzione di una crisi che dura ormai da due anni, ristrutturando il debito di Atene accettando una svalutazione dei bond in suo possesso.

Secondo le prime stime, grazie agli aiuti esterni e in seguito all’intesa con i creditori sulla svalutazione dei bond in loro possesso, tramite contratti swap, il debito ellenico verrebbe ridotto del 100%. L’annuncio ufficiale potrebbe avvenire questo fine settimana. A meno che Philipp Rösler non faccia saltare tutto.

“Per noi non e’ nemmeno da mettere in discussione”, ha spiegato il ministro dell’Economia un’intervista esclusiva rilasciata all’agenzia di stampa Dow Jones e al Wall Street Journal, facendo riferimento alla partecipazione diretta della bce nel piano di ristrutturazione del debito greco.

“Il dibattito in corso riguarda principalmente il coinvolgimento del settore privato. Gli stati europei e i suoi contribuenti hanno gia’ dato un contributo enorme al processo di ristrutturazione”.

I governi della zona euro potrebbero dover fornire fino a 145 miliardi di euro alla Grecia nell’ambito del secondo pacchetto di aiuti al paese, secondo quanto appreso da Reuters da fonti Ue. Si tratta di una cifra che farebbe aumentare il conto per i partner della Grecia di 15 miliardi rispetto a quanto precedentemente preventivato.

Rösler, 39 anni, leader Partito Liberale Democratico, e’ un orfano di origini vietnamite nato durante la guerra che ha visto coinvolti gli Stati Uniti a cavallo degli Anni 60 e 70. E’ stato adottato da una famiglia tedesca all’eta di nove mesi.

Cresciuto nella Bassa Sassonia, una regione (Bundesländer) al confine con Olanda e Mare del Nord, ha fatto studi di medicina. E’ poi arrivato a condurre il partito di destra liberale pro aziende e pro business a maggio dell’anno scorso, all’eta’ di 38 anni.

Nel novembre 2009 e’ stato nominato ministro federale della Sanita’ nel Governo Merkel II, per poi passare a dirigere il ministero dell’economia nel maggio 2011. Contemporaneamente e’ stato nominato vice-cancelliere federale.

Il 13 maggio 2011 è stato nominato presidente del suo partito in sostituzione di Guido Westerwelle. In precedenza ha ricoperto la carica di ministro per l’economia e vice primo ministro del Land della Bassa Sassonia.