(Teleborsa) – Prevale il segno meno in chiusura tra i principali listini del Vecchio Continente, che attendevano con ansia le parole di Bernanke ed una serie di dati macroeconomici statunitensi, oltre che la reazione di Wall Street. La borsa più grande del mondo, dopo una partenza vivace, viaggia ora a due velocità . A frenare l’entusiasmo soprattutto un’analisi attenta delle parole del numero uno della Fed e alcuni dati macro deludenti. Bernanke ha confermato, come gli investitori speravano, che la banca centrale è pronta ad intervenire in caso di necessità , dipingendo un quadro macroeconomico non proprio roseo. Tuttavia il Presidente non ha fornito alcun dettaglio più specifico, rimandando tutto al prossimo meeting del 2-3 novembre. Per molti analisti la mancanza di dettagli sottintende una certa indecisione dei membri del board sul da farsi. Tra le numerose statistiche in agenda oggi oltreoceano da segnalare l’aumento delle vendite al dettaglio e dell’Empire State, quest’ultimo salito ben oltre le stime, mentre l’inflazione resta sotto controllo. La delusione è giunta dall’indice sulla fiducia dell’Università del Michigan, sceso inaspettatamente. Sul mercato valutario l’euro si prende una pausa di riflessione nei confronti del dollaro scendendo nel pomeriggio sui minimi intraday a 1,4023 usd. Tra le commodities ripiegano anche oro e petrolio rispettivamente a 1.371 dollari l’oncia e a 82,25 dollari al barile. Londra termina con un calo dello 0,56% a 5.695,4 punti e Bruxelles cede lo 0,24% a 2.656,63 punti. Positiva Francoforte con un progresso dello 0,41% a 6.481,49 punti. Chiude poco sopra la parità Parigi con un +90,01% a 3.819,71 punti. Limature per Amsterdam -0,03% a 341,23 punti, Madrid -0,04% a 10.845,2 punti e Zurigo -0,05% a 6.438,02 punti.
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