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L’euro e la difficile resistenza da superare

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*Questo documento e’ stato preparato da FXCM Forex Capital Markets. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

Legnano – Ad uno sguardo anche veloce del movimento dei prezzi dei cambi valutari, la valuta da cui far partire le nostre considerazioni tecniche è senza alcuna ombra di dubbio lo yen giapponese. In Giappone è infatti in atto uno sconvolgimento politico di non poco conto, con il premier Noda che ha sciolto la Camera bassa del Parlamento indicendo un nuovo Election Day per il 16 Dicembre.

Sembra tuttavia scontata la vittoria del partito di maggioranza degli ultimi anni e cioè il LDP (Partito Democratico Liberale) con a capo l’ex premier conservatore Shinzo Abe. L’obiettivo dichiarato di quest’ultimo è di permettere al paese di tornare ad un’inflazione sostenibile in ottica di crescita (target al 2%), indebolire la valuta domestica e raggiungere un incremento nominale del PIL almeno del 3% adottando tutti gli strumenti possibili per lo scopo.

Inoltre il possibile futuro Primo Ministro ha annunciato una fortissima cooperazione con la Bank of Japan, riformandone lo statuto e premendo per un indispensabile mantenimento ai livelli minimi del costo del denaro. Tutto ciò si è ripercosso in maniera violenta sui vari cross yen (lo vedremo nella parte tecnica) e sull’indice di riferimento che dopo il +1,9% di giovedì, ha archiviato un’altra rilevante seduta positiva con un incremento di oltre 2 punti percentuali e portandosi nuovamente sopra la soglia dei 9mila punti.

Intanto sull’azionario europeo si respira ancora un clima di grossa incertezza; dopo l’avvio positivo infatti il FTSE Mib ha chiuso a -0,59%, Francoforte a -0,82% e Londra -0,77; positiva solo Madrid con un +0,29%. A pesare, il PIL dell’Eurozona che attesta di fatto l’entrata ufficiale dell’area Euro in recessione per la seconda volta in due anni; nel bollettino della BCE inoltre si alzano le stime per il tasso di disoccupazione e preoccupa il dato sul Pil Tedesco che nel terzo trimestre è cresciuto solo dello 0,2% a testimonianza del fatto che i venti di recessione stiano soffiando anche nei paesi core dell’Eurozona.

A Wall Street si ripete invece il copione degli ultimi giorni con una partenza lenta, un recupero centrale e un ribasso nel finale su quello che è un generale pessimismo degli operatori sullo scottante tema del “fiscal Cliff”. Beh cosa aspettarci oggi?

Sul fronte macro le notizie in calendario sono poche e non particolarmente degne di nota, quindi i grafici saranno molto tecnici e potremo assistere ad ulteriori movimenti di approfondimento al rialzo per lo yen e i cambi principali che potranno provare a portarsi via dai supporti degli ultimi giorni.

La scadenza di opzioni sul valutario e la regolazione di posizioni per la chiusura di settimana potranno portare volatilità, ma probabilmente non forti movimenti direzionali, e acuire la dinamica molto forte della decorrelazione del mercato che non ne favorisce l’interpretazione.

Non è sostanzialmente variata la situazione dell’Eurodollaro, in una situazione di sostanziale distribuzione. Restano infatti 1,2735 il livello di supporto principale ed 1,28 quello di resistenza. Proprio di questi minuti il tentativo di rottura al ribasso del canale rialzista, ben visibile su un grafico orario,che tuttavia potrebbe infrangersi contro il livello appena menzionato. In caso di superamento potremmo osservare subito un approdo in area 1,2675, mentre i tentativi di rialzo troverebbero in 1,2815/20 una fortissima resistenza difficilmente oltrepassabile.

UsdJpy

Eccezionale il rally del cambio che una dopo l’altra ha infranto tutte le resistenze di medio periodo, con un range di escursione di prezzo perfino atipico per usd/jpy. Ieri abbiamo assistito alla violazione dell’ultimo massimo relativo, che prima del 2 Novembre, era stato toccato addirittura il 22 Giugno scorso. Bello inoltre il movimento di correzione che trova nel punto di pivot e nella soglia psicologica di 81 il suo primo supporto, nell’ambito di quella che potrebbe conformarsi come una flag rialzista ben visibile sul 4 ore che vedrebbe proprio nel perforamento al ribasso di 81 la sua negazione. 80,70 il target al ribasso, mentre potremmo assistere al raggiungimento di 81,50 con possibile estensione a 81,80 al rialzo.

EurJpy

Molto tecnico il cambio che alla rottura di livelli importanti, tende sempre poi ad arrestarsi molto precisamente su quelli successivi ed è stato il caso di ieri con l’ottimo 104, poi punto di rimbalzo per una 50 pips sulla manifestazione di una sfumata divergenza bearish del grafico orario. Pivot point che ora fa da supporto e che sarà decisivo per gli sviluppi prossimi, al ribasso verso 103 e 102,20 in estensione. Un rebound sul supporto potrebbe invece farci apprezzare un ritorno in area 104, con nuovo massimo a 104,50.

GbpUsd

Fortissima l’area di resistenza di 1,5825 suffragata dal passaggio della media a 200 periodi sul grafico giornaliero. Ottimo infatti il rimbalzo su quel livello nonché i tentativi di rottura al rialzo del primo livello di resistenza di breve a 1,5855. Un deciso superamento di quest’ultima, sullo sviluppo della divergenza rialzista del grafico a 4 ore ci porterebbe potenzialmente alla soglia di 1,5910 con allungo verso 1,5960.

AudUsd

Dopo le forti liquidazioni di dollaro australiano abbiamo ieri assistito a tentativi di consolidamento e distribuzione avvenuti attorno alla fondamentale area di resistenza compresa tra 1,0330 e 1,03 figura. Qui infatti transitano le medie a 100 e 200 periodi sul grafico daily ed un perforamento di esse potrebbe generare un breakout di volatilità oltre l’1,03 con target teorico a 1,0150. 1,0360 il primo punto invece di resistenza.

XauUsd

Dopo il tentativo di negazione della flag rialzista ben visualizzabile sul grafico daily, il metallo giallo non è riuscito ad andare oltre 1705, livello non sufficientemente significativo per farci assistere alla partenza di un movimento direzionale. Resta perciò piuttosto invariata l’analisi degli scenari che privilegia ancora la fase laterale che può essere interrotta solo se si dovessero superare 1700 al ribasso e 1740 al rialzo.

USOil

Fase laterale anche per l’oro nero racchiuso all’interno di una quotazione di poco più 3 dollari di range. Sul grafico daily si può apprezzare la formazione di un triangolo che, se violato al rialzo, ci potrebbe riportare sopra 87,50 (area di passaggio di medie a 21,100,200 periodi sul grafico a un’ora) e target teorico a 90. 84,10 invece l’obiettivo in giù, preceduto da 84,70.

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