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L’appetibilità del dollaro australiano

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LEGNANO(WSI) – Aperture settimanali in gap a parte, l’inizio di questa 5 giorni di mercato – estremamente attesa per gli sviluppi che proverranno dal fronte americano circa le scottanti questioni su shutdown e debt ceiling – appare decisamente tranquilla quasi a sottendere una calma generalizzata che suggerisce tutt’altro che aspettative di panico sui mercati, complici anche le festività che ieri hanno riguardato mercati asiatici e Canada.

Bene il dollaro australiano

Chi continua a mostrare buona forza relativa tra le major è il dollaro australiano il quale questa notte è stato interessato dalle minute della Reserve Bank of Australia. Quest’ultima ha ribadito la possibilità non remota di ulteriori possibili tagli al tasso d’interesse di riferimento, nonché l’incertezza verso questa inaspettata forza della valuta domestica.

Tra i diversi punti che riguardano una domanda crescente di credito, un discreto miglioramento sul fronte immobiliare e degli investimenti a cui fanno da controaltare le incertezze legate alla politica fiscale degli Stati Uniti, da sottolineare il tema dell’inflazione, in particolare quella attesa, che viene stimata all’interno dei target previsti da qui ai prossimi due anni.

Il che sottrarrebbe ai mercati le aspettative circa imminenti possibili tagli dei tassi, quelli che in definitiva, oltre ai tassi di cambio attesi, concorrono alla formazione del prezzo di un rapporto di cambio.

Non è perciò delineabile un facile quadro di lettura per la valuta oceanica che rimane sostenuta anche a fronte dei dati di Settembre provenienti dalla Cina dal punto di vista commerciale; anche se infatti le esportazioni del gigante asiatico sono rivelatesi inferiori alle attese, le importazioni hanno positivamente sorpreso.

Se a ciò si aggiunge che la Cina sta meditando circa la possibilità di chiudere più di 2mila miniere di carbone, si ottiene un elemento in più per ritenere che la domanda di dollari australiani possa rimanere sostenuta.

Quindi, a meno di un forte deterioramento delle condizioni di crescita domestica dell’Australia, vista una sostanziale stabilità del sentiment dal punto di vista del rischio e aspettative ancorate dell’inflazione, il dollaro australiano potrebbe proseguire nei suoi guadagni contro il biglietto verde e i livelli tecnici, che a breve andremo ad analizzare, potrebbero suffragare questa tesi.

Settimana importante per il pound

Vista la sostanziale stasi del dollaro americano legata alle vicende pocanzi accennate le quali non suggeriscono scenari di avversione al rischio né tantomeno di propensione allo stesso, sono le altre major a dettare il passo per quello che riguarda il mercato dei cambi. Dopo il dollaro australiano (per cui si attendono ulteriori dati sul fronte del Pil Cinese questo venerdì), questa settimana si rivela importante anche per la sterlina la quale oggi vedrà la pubblicazione dell’inflazione al consumo nonché alla produzione, il tasso di disoccupazione e la variazione dei sussidi di disoccupazione domani e le vendite al dettaglio nella mattinata di giovedì. Ciò potrebbe far perdurare quella discreta volatilità che ha affetto la divisa britannica nei confronti di dollaro e soprattutto di euro, in un contesto generale nel quale proprio la volatilità è latitante. Le ultime release sulla Gran Bretagna sono state negative e il perdurare di questo scenario causerebbe, a nostro avviso, un deterioramento del quadro tecnico di cable ed europound a favore di un’inversione degli attuali quadri tecnici che premiano la sterlina in termini di forza relativa. La concomitanza tra il timing delle pubblicazioni e la presenza dei prezzi su punti di supporto (GbpUsd) e resistenza (EurGbp) importanti, pone infatti la prospettiva di poter operare sfruttando dei buoni rapporti Rischio/Rendimento con le tendenze che marcatamente potrebbero innescarsi. Restando ai dati macro, varrà la pena di seguire quest’oggi lo ZEW Tedesco alle ore 11 per possibili fiammate di volatilità di breve sull’euro.

QUADRO TECNICO

EurUsd: il canale discesista tracciabile dai primi giorni del mese, e ieri messo in discussione sulla fiammata al rialzo del cambio nel primo pomeriggio, resta ancora d’ausilio per descrivere la dinamica dei prezzi con il time frame a 4 ore che tuttora ci fa apprezzare una divergenza ribassista inversa tra prezzo e oscillatore stocastico che dipende però dal superamento al ribasso della media mobile esponenziale a 21 periodi passante per 1,3555 e che potrebbe condurre alla ripresa di area 1,35 in prima battuta, previo attraversamento di 1,3540. Il canale rialzista, che più nel breve contiene i prezzi suggerisce buone riprese long verso l’area di 1,36 dal quale sarebbe poi pensabile di rivendere il cambio vista la scarsa volatilità.

UsdJpy: il grafico a 4 ore resta ancora per orientato al rialzo, grazie al canale tracciato a partire dai minimi del 7 ottobre. Cruciale qui il livello di resistenza in area 98,60, coincidente peraltro con il ritracciamento di Fibonacci al 50% del movimento ribassista che ha visto scendere il cambio da 100,60 dell’11 settembre fino appunti ai minimi di una settimana fa. Appare decisivo perciò il range di prezzi compreso tra 98,60 e 98 (ritracciamento al 38,2%) per logiche di trading laterale sfruttando le vendite da 98,50 e i riacquisti in area 98 figura. Ipotizzabile l’idea di Stop&reverse su eventuali cedimenti delle aree sopra descritte.

EurJpy: anche nel caso del cross, la figura più utile nel descrivere il cambio resta il canale rialzista con un posizionamento però dello stocastico che suggerisce potenziali divergenze ribassiste su time frame a 4 ore e la ricerca dei supporti in area di transito della media mobile a 21 periodi a 131,15. Prime indicazioni in questo senso potrebbero provenire dal grafico orario, al cedimento della media 21 e del pivot point daily che fanno di 133,45 un discreto supporto intraday. La tenuta di questi punti indurrebbe alla ripresa dei massimi di breve a 133,75 con estensioni possibili a 134 e 134,20.

GbpUsd: situazione tecnica delicata per il cable che resta appoggiato ancora alla trendline di supporto che ormai accompagna il prezzo dal 10 Luglio. Il grafico a 4 ore suggerisce divergenza ribassista inversa confermabile alla rottura del primo supporto statico importante a 1,5960 per la ripresa di 1,5910; scenario confermato anche se letto in chiave di violazione della correzione rialzista di breve meglio visibile su grafico orario. Il test e la tenuta di area 1,5960 fornirebbe buona probabilità per la ripresa di area 1,60. Su volatilità della news resta 1,5885 il supporto più rilevante e 1,6045 la resistenza.

AudUsd: interessanti punti tecnici sul cambio che suggerisce tentativi di violazione del 38,2% di Fibonacci dell’ampio movimento ribassista dall1,06 di Aprile allo 0,8860 di inizio agosto. Nel breve è ancora il canale rialzista la figura di riferimento con possibilità sul grafico orario di divergenza ribassista regolare per la ripresa di 0,9505 e ripartenze long verso 0,9550. Sotto 0,95 rivedibile l’area di 0,9480 e 0,9455.

XauUsd: resta ancora pesantemente orientato al ribasso il quadro tecnico del metallo giallo che, al di là delle fisiologiche correzioni, perdura nella rottura dei supporti una volta testate le prime resistenze tra cui l’ottima media 21 del grafico a 4 ore. La flag formatasi dopo il breakout di venerdì scorso si è poi sviluppata in senso discesista che ancora suggerisce vendite in area 1.275 per ripresa dei minimi a 1.261 sui quali vale la pena di restare in posizione per ulteriori break tecnicamente possibili fino a 1.242 dollari l’oncia. Il fallimento di nuovi minimi sotto la fascia mediana a 1.267 indurrebbe a pensare dei long con obiettivi contenuti prima a 1.277 e 1.282 poi.

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