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Juncker presenta la squadra: a Francia, Germania e Gb principali portafogli economici

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BRUXELLES (WSI) – Francia, Germania e Regno Unito occuperanno i grandi posti economici nella Commissione Juncker, che tuttavia si conferma a trazione tedesca e comunque nordeuropea: il francese Pierre Moscovici guiderà gli affari economici, l’inglese Jonathan Hill sarà il commissario ai servizi finanziari mentre il tedesco Gunther Oettinger andrà alle telecomunicazioni.

I portafogli economici saranno poi coordinati da un fedelissimo della Merkel: il finlandese Jyrki Katainen, commissario uscente agli affari monetari, in qualità di vicepresidente dell’esecutivo europeo.

“E’ stata un’impresa ottenere commissari di sesso femminile, ma ora sono nove e tutte con portafogli chiave”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, al termine della presentazione della sua squadra. La danese Margrethe Vestager è il nuovo commissario alla Concorrenza, la polacca Elzbieta Bienkowska a Mercato unico e Industria, la belga Marianne Thyssen al Lavoro. Il francese Pierre Moscovici si occuperà di Economia.

I commissari. Dopo il pressing socialista e l’insistenza, da Parigi, di Francois Hollande (con l’appoggio italiano di Palazzo Chigi) e nonostante le resistenze dei Paesi del Nord, l’ex ministro francese Pierre Moscovici sarà il commissario agli affari Economici, finanziari, alla tassazione e alle dogane del prossimo esecutivo Ue (senza gli Affari monetari, di competenza della Bce).

Tuttavia, il finlandese ‘rigorista’ Jyrki Katainen sarà il vicepresidente coordinatore di tutti i principali portafogli economici (Lavoro, crescita, investimenti e competitività), e l’inglese Jonathan Hill sarà il commissario alla Stabilità finanziaria, servizi finanziari e unione dei mercati dei capitali.

E ancora: l’olandese Frans Timmermans è il primo vicepresidente della Commissione, vale a dire il “braccio destro” di Juncker, ben più di un semplice collaboratore del presidente. Il greco Dimitris Avramopoulos, invece, sarà il primo commissario europeo per l’Immigrazione. La danese Margrethe Vestager è il nuovo commissario europeo alla Concorrenza.

La belga Marianne Thyssen è il nuovo commissario europeo al Lavoro, affari sociali e mobilità. Lo spagnolo Miguel Arias Canete sarà il commissario per l’Azione per il clima e la politica energetica (i due portafogli, sinora separati, sono stati unificati).

La svedese Cecilia Malmstrom è stata indicata come prossimo Commissario europeo al Commercio. Il tedesco Guenther Oettinger sarà commissario alla Digital economy. La romena Corina Cretu sarà il prossimo commissario Ue per le Politiche regionali.

L’irlandese Phil Hogan, in quota Ppe, sarà il prossimo commissario all’Agricoltura (che nel bilancio complessivo dell’Ue rappresenta un’ampia fetta). L’austriaco Johannes Hahn sarà commissario a Vicinato europeo e negoziati per l’allargamento.

Il maltese Karmenu Vella è il nuovo commissario Ue all’Ambiente, pesca e affari marittimi. All’ungherese Tibor Navracsics l’Educazione, al lituano Vytenis Andriukaitis la Salute, al cipriota Christos Stylianides gli Aiuti umanitari, alla polacca Elzbieta Bienkowska il Mercato interno e l’industria, al croato Neven Mimica la Cooperazione internazionale. La ceca Vera Jourova è indicata commissaria alla Giustizia, il portoghese Carlos Moedas alla Ricerca e innovazione, lo slovacco Maros Sefcovic ai Trasporti e lo spazio.

I vicepresidenti. In tutto sono sette i vicepresidenti della Commissione Ue targata Juncker. Oltre a Timmermans, a Katainen e a Federica Mogherini responsabile della diplomazia europea, nel novero ci saranno la bulgara Kristalina Georgieva (bilancio e risorse umane), la slovena Alenka Bratusek (unione energetica), il lettone Valid Dombrovskis (euro e dialogo sociale) e l’estone Andrus Ansip (mercato unico digitale). Avranno una funzione di “filtro tra il commissario e il presidente”, con potere di veto.

Una “squadra vincente”. Il presidente della Commissione Ue ha annunciato oggi l’organizzazione del nuovo esecutivo comunitario: “Penso che sarà una squadra vincente”, ha detto Juncker durante la conferenza stampa di presentazione. “Avevo chiesto ai capi di Stato e di governo di proporre dei politici di alto livelli, in quanto i commissari non sono solo funzionari ma anche politici e si devono agire come tali”.

Nel collegio dei commissari proposto, sottolinea Juncker, “ci sono 9 ex primi ministri, 19 ex ministri, 7 commissari uscenti, e 8 ex deputati del Parlamento europeo”. Inoltre, sottolinea, “11 commissari possiedono una solidissima esperienza in materia economica e finanziaria, 8 in materia di affari esteri”. Dunque “questa commissione ha tutto quello che serve per affrontare le sfide geo-politiche” che l’Europa ha di fronte.

“Oggi – ha proseguito Juncker – presento la squadra che riporterà l’Europa sul sentiero della crescita e della creazione di lavoro. Dopo anni di difficoltà economiche e di riforme spesso dolorose, i cittadini europei si aspettano un’economia performante, la creazione di posti di lavoro, una maggiore protezione sociale, confini più sicuri e sicurezza energetica”.

Doppia supervisione su Moscovici. E ancora: “Ho deciso di creare delle vicepresidenze per grandi progetti” e non per aree. In questo modo nella nuova Commissione europea “le vicepresidenze lavoreranno sulle maggiori priorità che abbiamo davanti a noi”. Tra i vicepresidenti proposti non c’è l’ex ministro delle Finanze francese, Moscovici, al quale va invece la delega agli Affari europei.

Le priorità economiche saranno dunque sottratte all’iniziativa legislativa dei socialisti e messa nelle mani dei popolari. “Vorrei eliminare la visione dei portafogli come silos per gli interessi dei paesi”, spiega Juncker. “Dobbiamo uscire da questa logica”. A Moscovici è andato, infatti, il portafoglio chiave degli Affari economici, ma il suo incarico sarà supervisionato dall’ex premier finlandese Katainen e dell’ex premier lettone Dombrovskis. Tuttavia, a precisa domanda, Juncker fa sapere che sarà proprio Moscovici a rappresentare la Commissio all’Eurogruppo, vale a dire il consesso dei ministri dell’Economia dei paesi Ue con la moneta unica. A stretto giro l’ex ministro francese dell’Economia twitta dicendosi “fiero” della nomina.