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JPMorgan Chase: a Londra i trader responsabili del buco da $2 miliardi

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Roma – Nuovi sviluppi per il caso JPMorgan, a seguito dell’annuncio la scorsa settimana da parte del chief executive officer, Jamie Dimon, di una perdita di circa circa $2 miliardi su un investimento speculativo legato a titoli di credito derivati, per posizioni più rischiose di quanto preventivato. In arrivo tagli d’eccezione.

La società starebbe valutando se qualcuno all’interno degli uffici di Londra, che conta qualche dozzina di impiegati, ha cercato di nascondere i rischi legati all’operazione. Ina Drew, a capo della sede, dovrebbe essere tra le prime a lasciare il posto, insieme ad altri executive, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita una fonte anonima a conoscenza della vicenda.

Nel tentativo di aumentare gli utili, avrebbe spinto verso l’acquisto di asset a maggiore rendimento, ma più rischiosi. Tra questi, prodotti strutturati su crediti, azioni e derivati, dunque verso un’esposizione che avrebbe portato possibilmente a maggiori profitti. Scelte guidate da Achilles Macris, che insieme a Drew e a un trader del suo team, Javier Martin-Artajo, dovrebbero lasciare il posto.