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Italiano crea torri del futuro: saranno in movimento

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NEW YORK (WSI) – Scordatevi lo Shard, il grattacielo più alto d’Europa a Londra, quello che potrebbe essere costruito nei prossimi anni, sempre nella capitale inglese e non solo, è qualcosa che va al di la dell’immaginazione.

Un architetto italiano sta pensando di costruire una serie di torri in giro per il mondo, chiamate le Dynamic Tower. La loro caratteristica principale sarà quella di roteare attorno a se stesse a 360 gradi e compiere un giro completo in 90 minuti.

Le prime due verrebbero costruite a Dubai e a Mosca per poi passare a Londra, Milano, Parigi, Roma New York e Miami.

Il Daily Mail riporta come quest’idea sia venuta a David Fisher, italiano che possiede a Firenze una azienda chiamata Rotating Tower Technology Company.

Le sue parole sul progetto sono state: “Siamo davanti ad una nuova era per l’architettura. Per la prima volta gli edifici diverranno parte della nostra vita”.

Ognuna delle torri è progettata per essere autosufficiente e in grado di generare energia elettrica da energia eolica e solare. Saranno inoltre in grado di identificare i cambiamenti di clima e di temperatura e regolare l’energia attraverso la superficie dell’edificio.

Il progetto di Fisher risulta essere molto innovativo nel design e nell’architettura e riconosce anche la cura dell’ambiente e del processo di produzione industriale, come punti chiave per le città del futuro.
Il primo edificio doveva in un primo momento essere pronto a Dubai entro il 2010. Tuttavia, i ritardi nel progetto approvato, nonché modifiche di progettazione strutturale e problemi con l’impianto idraulico hanno portato a dei ritardi.

La torre di Dubai, che sarà di 80 piani dovrebbe costare intorno 355 milioni di sterline, mentre quella di Mosca, 70 piani, ha costi ancora sconosciuti, come tutte quelle future di cui ancora si sa molto poco.

Fisher ha infatti dichiarato che non ha voluto svelare troppe informazioni riguardo questo progetto, perché il suo intento è quello di sorprendere tutti, come fosse una sorpresa.