Economia

Italia si conferma prima in Europa per evasione IVA

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Con un ammanco stimato di 26 miliardi di euro, l’Italia si conferma per l’undicesimo anno di fila il Paese in Europa dove l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto crea il danno più pesante per le casse pubbliche. Una cifra che si confronta con i 93 miliardi complessivi dell’Unione europea.

È quanto emerge dal rapporto annuale sull’Iva redatto dalla Commissione Europea. Un quadro desolante davanti al quale Bruxelles rilancia l’offensiva per un sistema di raccolta più equo e capace, anche grazie alla fatturazione elettronica per le imprese, di recuperare fino a 18 miliardi di gettito Iva in più all’anno.

I numeri

Ma veniamo ai dati.  L’Italia resta prima tra i Ventisette per l’evasione in termini assoluti, seguita dalla Francia, dove le perdite valgono 14 miliardi di euro, e dalla Germania, che registra una mancata riscossione di 11,1 miliardi.

In  termini percentuali, peggio dell’Italia (20,8%) fanno Malta (24,1%) e Romania (35,7%).

Chi invece non sente quasi per niente il problema della mancata riscossione dell’Iva sono la Finlandia, con un divario tra introiti stimati ed effettivi di appena l’1,3%, l’Estonia (1,8%) e la Svezia (2%).

La ricetta Ue

Nonostante le “forti divergenze” e un trend comunque in lento miglioramento, per l’Europa “un quarto” di quei 93 miliardi di buco “può essere prudentemente attribuito alla frode”, ha evidenziato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. E “in tempi difficili come questi, le finanze pubbliche hanno bisogno di entrate fiscali solide per sostenere i servizi pubblici e la montagna di investimenti per la transizione verde e digitale e la sicurezza energetica”.

Allora Bruxelles va al contrattacco con un pacchetto in tre atti: fatturazione elettronica per le operazioni transfrontaliere delle imprese, maggiore responsabilità per le piattaforme online di trasporto passeggeri e affitto a breve termine per garantire piu’ parita’ con i servizi tradizionali, e un portale di registrazione unica utile soprattutto alle Pmi.