Economia

Italia: ora anche Moody’s scommette sul Monti bis

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Roma – Non ha aspettato venerdì sera per tirare le somme Moody’s. “Le turbolenze politiche in Italia hanno conseguenze limitate” sull’affidabilità creditizia del Paese. Hanno messo nero su bianco gli analisti dell’agenzia di rating americana: sono convinti che sarà ”essenziale mantenere le riforme strutturali e il consolidamento di bilancio” perché Roma si salvi. Il rating sovrano dell’Italia di Moody’s è attualmente Baa2, due note sopra il livello junk, ossia spazzatura.

L’imperativo è chiaro: “Ci aspettiamo che il prossimo governo mantenga gli elementi chiave della legge di stabilità“. Se ancora qualcuno volesse mettere in dubbio l’azione del governo tecnico un numero su tutti aiuta a sgombrare il campo dagli equivoci: i tassi di interesse per l’Italia sono scesi di 141 punti base tra la fine di agosto e il 5 dicembre. E’ contenuto nel bollettino mensile di dicembre realizzato dalla Banca centrale europea.

Se davvero tutto è cominciato con le rigorose regole sulla disciplina di bilancio, la preoccupazione per la tenuta dei conti del nostro Paese, le severe direttive dell’Ue e quanto poi ha portato al cambio della guardia a Palazzo Chigi, allora sembra proprio che oggi si possa scrivere una pagina di svolta, se non altro in quella che è ormai la campagna elettorale italiana. Sia pure con impegni e motivazioni differenti, infatti, a Bruxelles ci saranno sia Mario Monti sia Silvio Berlusconi.

Il Professore ha in agenda una giornata densissima di impegni, che partono con il confronto, a porte chiuse, con il think tank del Bruegel e che proseguiranno con un incontro ufficiale con José Manuel Barroso prima dell’ennesimo, e delicato, Consiglio europeo. Il Cavaliere, se il programma non sarà modificato all’ultimo, per un confronto con la famiglia Popolare europea, non poco inquieta per le critiche dell’ex premier a Euro, spread e, soprattutto, ad Angela Merkel. Presente anche lei al meeting Ppe che, come di consueto, anticipa i summit dei capi di Stato e di governo dell’Ue. Questa mattina il differenziale di rendimento fra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si muove in calo a 327 punti, contro i 330 della chiusura di ieri. Come dire: il mercato aspetta segnali. Che siano di fumo o no, resta ancora da capirlo.