(Teleborsa) – A febbraio 2010, rispetto allo stesso mese del 2009, le esportazioni aumentano del 2,3 per cento e le importazioni del 10,4 per cento. Il saldo commerciale con i paesi extra Ue risulta pari a meno 1.622 milioni di euro, in peggioramento rispetto al deficit (meno 733 milioni di euro) dello stesso mese del 2009. Al netto della stagionalità , rispetto al mese di gennaio 2010, le esportazioni crescono del 2,6 per cento e le importazioni del 4,7 per cento. Nel trimestre dicembre 2009-febbraio 2010, rispetto al trimestre precedente, aumentano sia le esportazioni (più 5 per cento) sia le importazioni (più 9,2 per cento). Lo comunica l’Istat. Nel periodo gennaio-febbraio 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, si registrano incrementi sia per le esportazioni (più 3,3 per cento) sia per le importazioni (più 3,1 per cento). Il saldo commerciale cumulato dei primi due mesi del 2010 è pari a meno 4.817 milioni di euro, in lieve peggioramento rispetto al deficit di 4.721 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2009. Escludendo il comparto energetico, la bilancia commerciale con i paesi extra Ue presenta un surplus di 2.957 milioni di euro, in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2009 (più 2.619 milioni di euro). A febbraio 2010 incrementi tendenziali delle esportazioni riguardano in particolare la Turchia (più 52,3 per cento), i paesi Mercosur (più 43,6 per cento), l’India (più 33,2 per cento), la Cina (più 28,1 per cento) ed i paesi EDA (più 14,5 per cento). Diminuiscono invece le esportazioni verso i paesi OPEC (meno 14,7 per cento), il Giappone (meno 7,7 per cento) e la Russia (meno 3,1 per cento). Dal lato delle importazioni aumentano, in particolare, quelle verso la Russia (più 32,9 per cento), la Turchia (più 24,3 per cento), i paesi OPEC (più 23 per cento) ed i paesi EDA (più 16,9 per cento). Tra i principali partner commerciali, si segnalano diminuzioni tendenziali delle importazioni dagli Stati Uniti (meno 11,3 per cento) e dai paesi Mercosur (meno 13,7 per cento). I dati settoriali relativi ai raggruppamenti principali per tipologia di beni mostrano, per le esportazioni, incrementi tendenziali per i beni di consumo durevoli (più 8,3 per cento), l’energia ed i prodotti intermedi (entrambi più 7,9 per cento). Diminuiscono invece le vendite all’estero di beni strumentali (meno 1,3 per cento) e quelle relative ai beni di consumo non durevoli (meno 1 per cento). Dal lato delle importazioni, crescono gli acquisti di prodotti intermedi (più 23,4 per cento), di energia (più 18,7 per cento) e dei beni di consumo durevoli (più 2,3 per cento), mentre diminuiscono quelli relativi ai beni di consumo non durevoli (meno 7,2 per cento)
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