(Teleborsa) – E’ una grande vittoria del buon senso: con l’abolizione dell’Irap, le mini imprese artigiane commerciali risparmieranno 200 milioni di imposta. Grazie ai ricorsi e alle pressioni fatte in tutti questi anni è stato raggiunto un successo insperato”. A segnalarlo è il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, dopo aver appreso che, grazie all’ordinanza della Corte di Cassazione, è stata allargata l’area di esenzione dell’Irap a quelle imprese (artigianali, commerciali, etc.) prive di dipendenti e di beni strumentali sopra una certa dotazione minima. Secondo la stima effettuata dalla CGIA di Mestre le imprese interessate sono circa 740.000. Come si è arrivati a questo numero ? Innanzitutto, sono state conteggiate le imprese con un valore di produzione dell’Irap al di sotto dei 25.000 euro. Sotto questa soglia si trovano circa 1.700.000 aziende. Da queste sono state tolte circa 400.000 imprese sottoposte al regime dei minimi che già oggi non pagano l’Irap. Dal milione e 100 mila aziende rimaste, sono state stornate quelle realtà imprenditoriali che hanno almeno un dipendente (pari a circa il 25% del.100.000). Risultato ? 740.000 imprese circa saranno esonerate dal pagamento dell’Irap. In termini di gettito, la CGIA stima che verranno a mancare 200 milioni di euro e il risparmio per ogni singola micro attività imprenditoriale sarà pari a circa 270 €. “Dopo l’esclusione avvenuta qualche anno fa ai liberi professionisti, agli agenti di commercio e ai promotori finanziari – conclude Bortolussi – vengono esonerati dal pagamento dell’imposta anche quelle attività artigianali e commerciali che si trovano in una condizione simile. Adesso speriamo che l’amministrazione finanziaria non ostacoli questa decisione.”
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