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Iran: Internet chiudera’ per sempre

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New York – Qualche giorno fa e’ uscita la classifica dei regimi piu’ repressivi nei confronti delle liberta’ sul Web: l’Iran era in cima alla lista, pubblicata da Giornalisti Senza Frontiere. Nel report emerge un dettaglio peculiare: il piano bizzaro del governo di Teheran di creare una sua propria rete interna “pulita”.

Si tratta di un sistema di rete Intranet isolato dal Web mondiale e sottoposto ai controlli dell’esecutivo. L’idea non rappresenta tuttavia una novita’ a livello nazionale, in quanto e’ stato proposto per la prima volta nel 2011. Oltre a sviluppare tale rete privata e regolamentata, l’esecutivo iraniano ha intenzione di creare un servizio di email personalizzato e un motore di ricerca nazionale, che si chiamera’ Ya Haq, ovvero “Oh Solo Uno”, e che prendera’ il posto di Google.

In questo modo milioni di utenti giudicati “sospetti” dal regime della Repubblica Islamica rischiano di vedersi staccata la linea di connessione in modo permanente. Verra’ infatti impedito loro l’accesso a email, social media e Internet piu’ in generale. Per avere accesso a tale rete e aprire un account gli utenti dovranno registrarsi e rivelare i propri dati identificativi al governo.

In un articolo del Wall Street Journal sono pubblicate le dichiarazioni dell’alto funzionario religioso Hamid Shahriari, memnro del Consiglio Supremo del Cyberspazio, secondo cui il gruppo “e’ preoccupato per una porzione del mondo di Internet utilizzato per scambiarsi informazioni riservate e condurre operazioni di spionaggio”.

In fatto di censura l’Iran fa sul serio e ha da qualche tempo aumentato l’intensita’ del giro di vite contro eventuali dissidenti, i quali trovano in Rete lo spazio ideale per fare sentire la propria voce e raccogliere consensi.