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Insediamento Trump: proteste e complotto con bombe puzzolenti

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Le fortissime proteste in vista a Washington DC il prossimo 20 gennaio in occasione dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbero includere l’uso di bombe puzzolenti e la manomissione del sistema d’irrigazione per forzare l’evacuazione dei presenti.

Lo rivela un video girato sotto copertura diffuso lunedì (in basso) da Project Veritas Investigations che al momento conta oltre 1,2 milioni di visite. L’evento bersaglio, nello specifico, sarebbe stato un evento di giovedì sera, il DeploraBall, presso il National Press Building.

Gli artefici di questo piano di disturbo, che in seguito alla diffusione del video sarebbe stato ridimensionato, sono membri della DC Anti-Fascist Coalition, facenti parte del cartello comune delle contestazioni anti-Trump #DisruptJ20. “Stavo pensando a cosa avrebbe potuto rovinare la loro serata, i loro abiti e rendere impossibile continuare i propri piani”, dice un uomo nel video, identificato col nome di Scott Green, il leader della coalizione antifascista.

“Se disponi di una pinta di acido butirrico, non importa quanto è grande l’edificio: chiuderà”, dice un altro attivista, “Questa roba è molto efficiente e puzza davvero tanto per molto tempo”, gli risponde Green. L’acido butirrico è un comune ingrediente delle bombe puzzolenti.

Il piano più ambizioso del gruppo #DisruptJ20, secondo quanto affermato da Legba Carrefour, uno degli organizzatori, è quello di bloccare, o perlomeno rallentare, i pedoni che pedoni che cercano di raggiungere i punti di controllo di sicurezza lungo il percorso della parata. Carrefour ha dichiarato che, inoltre, annunciare disagi fa parte del gioco della contestazione, visto che dissuade i sostenitori del neo presidente a presentarsi.