Economia

Inflazione, come ha cambiato lo stile di vita degli italiani?

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Di fronte all‘impennata dell’inflazione, gli italiani iniziano a cambiare stile di vita. Come? Tagliando le spese superflue ma anche mettendosi a caccia di cashback e sconti. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’app finanziaria Revolut, in collaborazione con la società di ricerche Dynata, condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1000 individui maggiorenni. Contestualmente, i dati di Revolut registrano nel secondo trimestre 2022 una spesa per le bollette di luce e gas superiore del 13% rispetto allo stesso periodo del 2021. Vediamo i principali risultati del sondaggio.

Inflazione, impatto quasi totale sulla popolazione

Il 94% della popolazione italiana riconosce – in modo più o meno rilevante – un effetto dell’inflazione sulla propria vita quotidiana. Il 21% dichiara un impatto consistente o completo e di aver dovuto apportare grandi o totali cambiamenti al proprio stile di vita. Questa percentuale sale al 26% tra le donne (rispetto al 18% degli uomini).
Il 43% afferma di aver subito un impatto parziale e di aver dovuto apportare alcune piccole modifiche alle proprie abitudini. Segue poi quasi 1 italiano su 3 (30%) che riconosce l’aumento di alcuni piccoli costi a cui fortunatamente non segue un cambio di stile di vita. Solo il 6% degli italiani non ha notato alcun impatto per il momento.

Si tagliano spese e consumi mentre si cercano cashback e sconti

Agli italiani non resta quindi che darsi da fare per contenere le tue spese. Tra le contromisure più gettonate troviamo evitare l’acquisto di oggetti di cui non si ha davvero bisogno (lo fa il 72% dei rispondenti), limitare i consumi di elettricità, gas e acqua (57%), cercare offerte di cashback e sconti (43%), comprare vestiti sempre più durevoli (29%) e usare più spesso i mezzi pubblici invece di guidare (21%). Quasi 1 italiano su 10 (9%) afferma inoltre di acquistare oggetti usati per contenere le spese. Tutti i rimedi elencati sono implementati in misura maggiore dalle donne rispetto agli uomini.

A caccia di conti risparmio e altre soluzioni per mettere da parte il denaro

Oltre a limitare le spese, gli italiani corrono ai ripari anche in altri modi: il 30% afferma di aver aperto un conto di risparmio o un conto separato per mettere da parte il denaro. Di questi, oltre due terzi (il 22% del campione) dichiara anche di essere alla ricerca di ulteriori metodi per mettere da parte risorse aggiuntive. Sono le donne quelle più interessate a questo punto, con il 24% delle rispondenti rispetto al 20% degli uomini.
Un italiano su 4 (26%) non ha ancora fatto nulla in concreto ma ha comunque intenzione di organizzarsi per affrontare la situazione il prima possibile. Quasi 1 su 5 (19%) non sta prendendo alcun provvedimento sebbene non riesca a risparmiare come in precedenza.

Tagli a viaggi, ristoranti e shopping

Insomma, gli italiani stanno cercando diverse soluzioni per fare in modo che questa ondata di inflazione abbia un impatto quanto più contenuto, ma ci sono delle spese a cui, pur pesando sul budget, non si vuole rinunciare: i viaggi sono una categoria “intoccabile” per il 63% degli intervistati, seguiti dai ristoranti (49%) e dallo shopping (48%).
I prodotti o servizi che invece sembrano essere meno irrinunciabili sono cinema ed eventi (22%) e palestra/sport (20%).

App finanziarie per risparmiare

Il 15% degli intervistati afferma di utilizzare app finanziarie per tenere traccia delle spese e gestirle e il 28% pensa di volerle provare poiché ritiene che gli strumenti automatizzati e l’analisi possano essere di buon aiuto. Un italiano su 5 (21%) afferma di essere curioso e di poter volerle provare se i benefici fossero tangibili.