(Teleborsa) – La domanda interna, invece, sembra ripartire lentamente. Positive ma leggermente più modeste risultano, infatti, le aspettative sugli ordini nazionali: il saldo tra aspettative di crescita e di diminuzione per il II trimestre 2010 ammonta a +20, comunque in netto miglioramento rispetto al +2 dello scorso trimestre. Le buone previsioni per il secondo trimestre 2010 fanno seguito a un inizio d’anno di risalita. Tra gennaio e marzo 2010, infatti, le performance del manifatturiero, pur restando su valori negativi, mostrano di aver superato i picchi toccati nel II trimestre 2009. La flessione tendenziale della produzione (-2,2%) e del fatturato (-2,4%) del I trimestre mostra, infatti, un ulteriore miglioramento rispetto al trimestre precedente di circa 8 punti percentuali. Il miglioramento riguarda soprattutto le imprese con oltre 50 dipendenti, che registrano un andamento sostanzialmente in pareggio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (0,0% la variazione tendenziale della produzione e -0,3% quella del fatturato), mentre le imprese più piccole segnalano ancora andamenti negativi (-4,5% per entrambi gli indicatori) ma molto meno intensi di quelli a doppia cifra registrati fino allo scorso trimestre. Il Nord Est mette a segno i risultati migliori rispetto alla media, seguito dal Centro e da quelle del Nord Ovest, ed infine da quelle del Mezzogiorno, che invece ottengono risultati ancora piuttosto deludenti (con flessioni tendenziali della produzione e del fatturato che superano rispettivamente il 5 e 6 per cento). Anche sul fronte degli ordinativi il cielo sull’industria sembra rischiararsi: -0,8% il risultato di fine anno rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, oltre 9 punti percentuali in più di quanto registrato nel IV trimestre 2009. La media è espressione di un andamento positivo delle imprese con oltre 50 dipendenti e di una flessione di quelle di dimensione più piccola (1,7% contro -3,5%), e di un migliore andamento degli ordinativi per le imprese del Nord Est. Ancora critica, invece, la situazione del Sud, con un calo tendenziale degli ordini del 5,7%. Sul fronte delle esportazioni, il miglioramento è ancora più marcato. Il valore medio nazionale, infatti, è pari al -0,2% tendenziale (con circa 8 punti percentuali di recupero rispetto al trimestre precedente), sintesi del leggero aumento (+0,2%) segnato dalle imprese con oltre 50 dipendenti e della flessione (-1,2%) delle imprese minori. A livello territoriale hanno segno positivo le esportazioni delle imprese del Nord Est e del Centro, mentre sembrano più in difficoltà quelle del Nord Ovest.
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