(Teleborsa) – “Piccoli segnali non indicano una variazione di tendenza. Il crollo della produzione industriale resta drammatico e per questo non bisogna lasciarsi andare a facili ottimismi”. Così Susanna Camusso, segretaria confederale CGIL, commenta il dato diffuso oggi dall’Istat sulla produzione industriale di gennaio. Secondo la dirigente sindacale, “Il governo italiano farebbe bene a chiedersi perché altri paesi fanno registrare significativi segnali di ripresa e vedere quali politiche hanno adottato. Per immaginare un vero cambiamento anche nel nostro paese – aggiunge Camusso – è necessaria da parte del governo una vera politica industriale e un sostegno ai consumi attraverso adeguate politiche fiscali. Due punti al centro dello sciopero generale di venerdì”. Infine, conclude la segretaria della CGIL, “stupisce l’atteggiamento del ministro del Lavoro, che anziché trovare una via d’uscita positiva per il lavoro, che rimane il punto di maggiore criticità della crisi per l’anno in corso, assume politiche che favoriscono la crescita della precarietà del lavoro”.
Se vuoi aggiornamenti su Industria: Camusso, crollo produzione resta drammatico inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Intesa San Paolo ha reso noto questa mattina la nuova organizzazione del gruppo.
Novità importante nel mondo della consulenza finanziaria italiana. Oggi Azimut Holding ha annunciato il lancio di una nuova banca digitale prevedendo lo spin off di parte della sua rete di consulenti finanziari. Un’operazione che dovrebbe concludersi con la quotazione a Piazza Affari della nuova società indipendente dal Gruppo Azimut entro quest’anno. Vediamo tutto nell’analisi. Il
Il manager tornato a capo della banca elvetica in occasione della fusione con Credit Suisse si conferma il manager più pagato del comparto bancario europeo