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Indice Mib: analisi ciclica, outlook a medio termine

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Milano – L’analisi ciclica di questa settimana è rivolta a un aggiornamento importante della situazione a medio termine del MIB che dallo slancio di venerdì sembra aver confermato la partenza al 28 di settembre di un nuovo ciclo Tracy+2 (durata di 32 giorni), segnalata dalla evidente rottura al rialzo della trendline del relativo ciclo.

Nella figura sottostante (la prima allegata, aggiornata alla chiusura dell’8 di ottobre) si può ricavare un’analisi esaustiva della situazione ciclica di medio termine dell’indice italiano.

Il 25 di luglio parte un ciclo intermedio (il primo dell’attuale ciclo annuale) segnalato dalla rottura al rialzo della media mobile rosa da parte dei prezzi e della media mobile del ciclo Tracy+2 (media mobile verde).

Tale ciclo intermedio si compone di un primo Tracy+2 (dal 25/07 al 30/08) e di un secondo Tracy+2 (dal 30/08 al 28/09) che il 25 di settembre segna il massimo dell’intero ciclo intermedio confermato dalla penetrazione al ribasso della relativa media mobile da parte dei prezzi e della media mobile del ciclo inferiore Tracy+2.

Attenzione: per definizione il ciclo intermedio si compone di due cicli Tracy+2 da 32 giorni ma in questo caso dobbiamo modificare questo modulo classico perché le medie mobili non indicano la partenza di un nuovo ciclo intermedio concomitante a questo terzo Tracy+2. Ciò vuol dire che tale Tracy+2 fa ancora parte del primo ciclo intermedio 1 del ciclo annuale in corso.

Riassumendo: il ciclo partito con il rialzo del 25 di luglio segna un massimo di medio termine a livello 16600 circa, una resistenza che difficilmente verrà testata prima della chiusura di tale ciclo che è prevista tra circa 24 giorni di borsa aperta e atterrerà sulla media mobile celeste.

Nel caso remoto (ma non impossibile) in cui la media mobile del ciclo intermedio venisse rotta violentemente dal basso verso l’alto, sarà necessario rivedere tale analisi in senso profondamente rialzista.

Si parla di eventualità remota perché se andiamo a vedere l’indicatore di accumulazione e distribuzione che associa prezzi e volumi:[ARTICLEIMAGE]

notiamo che questo ha svoltato al ribasso quattro giorni prima del massimo dei prezzi, e ciò vuol dire che, a medio termine, le condizioni sono sostanzialmente ribassiste e verso una fase di accumulazione.

E’ anche importante specificare che nella parte inferiore del grafico è riportata la media mobile centrata dei volumi (rilevati ogni 15 minuti), ed è innegabile che essi siano in costante riduzione. Un rialzo (nel caso specifico quello partito il 28 di settembre) accompagnato da volumi calanti non ha ragione di sussistere e avrà vita breve, ben al di là dell’andamento drastico delle contrattazioni di oggi, che potrebbe essere solo una reazione fisiologica allo slancio di venerdì 5 ottobre.

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