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Indice Mib: analisi ciclica, fase di ripresa dal 2013

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Milano – Il 17 ottobre i prezzi hanno rotto al rialzo la media mobile rosa indicando la partenza di un nuovo ciclo intermedio (durata 64 giorni) per poi dirigersi verso quello che sembrerebbe essere il massimo dell’attuale Tracy+2 (durata 32 giorni) convalidato dalla rottura al ribasso della media mobile verde.

La resistenza segnata dal massimo del precedente ciclo intermedio (16.600 circa, 14 settembre 2012) diventa quindi un obiettivo da superare grazie alla spinta rialzista dei cicli, ma se andiamo a vedere i volumi, le condizioni non sembrano ottimali.

I volumi (parte inferiore del grafico) hanno segnato un massimo poche ore prima del massimo dei prezzi del 18 ottobre, per poi sgonfiarsi e riprendere vigorosamente sul decrescere dei prezzi fino a superare il massimo precedente. Una combinazione di prezzi calanti e volumi crescenti è tipica di un mercato che non ha molta voglia di salire, pertanto le condizioni di questo rialzo si confermano deboli. Il ciclo settimanale partito il 24 ottobre sarà determinante per vedere se i volumi cresceranno sufficientemente per accompagnare questo ciclo intermedio oltre il massimo di settembre o se dovremo accontentarci di un doppio massimo. Ritorneremo su questo punto nell’analisi della settimana prossima.

Concludiamo con una considerazione di carattere macroeconomico. Si osservi l’andamento della produzione di M1 della BCE:

luglio 2011 +0.9; agosto 2011 +1.7; settembre 2011 +2.0; ottobre 2011 +1.7; novembre 2011 +2.1; dicembre 2011 +1.7; gennaio 2012 +2.1; febbraio 2012 +2.6; marzo 2012 +2.8; aprile 2012 +1.8; maggio 2012 +3.3; giugno 2012 +3.5; luglio 2012 +4.5; agosto 2012 +5.1

Ormai è diventata una vera fase di espansione monetaria, con cui la Banca Centrale Europea cerca di risolvere la recessione economica in corso. Se consideriamo che generalmente la produzione di moneta impiega un lasso di tempo di circa nove mesi per ripercuotere i suoi effetti sull’economia (produzione industriale e mercati finanziari), sembrerebbe che si stia costruendo artificialmente una fase di ripresa economica a partire dalla primavera del 2013, che riguarderà gli Stati più competitivi d’Europa e in qualche modo anche l’Italia, “casualmente” in coincidenza con le elezioni politiche previste per l’anno a venire.

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