Mercati

Indice Mib: analisi ciclica, cosa dice il mercato obbligazionario

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news
Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Borsari.it – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Milano – I mercati azionario e obbligazionario sono notoriamente speculari e rappresentano due tipi di investimento alternativi: nei periodi di maggiore propensione al rischio il denaro si immette nelle azioni, quando invece predomina l’avversione al rischio si predilige l’investimento obbligazionario.

Da questa migrazione di flussi di denaro risulta un andamento contrario dei due mercati, come è evidente come è evidente nell’immagine in cui si riportano
l’indice Dax
e il future sul Bund .

Si noti come i due indicatori tendano a formare una forbice (una figura generalmente chiamata “fauci del pescecane”): in alcuni tratti sembrano respingersi e aprirsi per poi ricongiungersi, chiudere le fauci, e invertire la loro posizione. Una volta capito questo meccanismo, avremmo motivo di pensare che, nella situazione attuale e per il medio periodo, il Dax sia attirato verso il basso mentre il suo rivale stia risalendo la china.

I due sono in procinto di incrociarsi e attraversare una fase sfavorevole per il mercato azionario. [ARTICLEIMAGE]

Questo ragionamento non vale solo sul medio periodo ma, a maggior ragione, su orizzonti temporali più lunghi, e lo vediamo per il mercato azionario italiano.

Nell’altro grafico è riportato l’indice MIB dal 2008 (in blu), ma, invece di avere il future del Bund vediamo i rendimenti a 10 anni (in rosso), che non sono altro che l’inverso del future: quando il future scende, i tassi salgono, e viceversa.

Ne risulta una relazione positiva tra Borsa e tassi di lungo periodo, quando una sale, salgono anche gli altri. Naturalmente questo si spiega con la specularità dei due mercati illustrata in apertura, ma anche con il presupposto che, semplificando, quando i tassi salgono è perché si prevede una ripresa economica sul lungo periodo e i prezzi di Borsa giovano di questo ottimismo.

Ma aggiungiamo un ulteriore tassello alla nostra analisi: in nero vediamo riportati i tassi di breve periodo (1 anno) che sembrano avere una certa influenza sull’andamento della Borsa. Quando questi si mantengono bassi l’indice rimane in quota, quando incominciano a risalire (come nel marzo 2011) e la distanza tra tassi a lungo e tassi a breve si riduce, la Borsa crolla.

A chi interessa questo tipo di riflessione non resta che tenere d’occhio i rendimenti di breve periodo per capire quando ci sarà il minimo di lungo termine del Mib.

Copyright © Borsari.it All rights reserved