Società

Imu, l’annuncio arriva: “sospesa la rata di giugno”

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ROMA (WSI) – “Come primo intervento viene sospesa la rata Imu che le famiglie dovevano pagare e non dovranno piu’ pagare a giugno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta al termine del cdm. Ci sarà “tempo fino a 31 agosto, entro il quale – ha aggiunto – governo e maggioranza faranno la riforma dell’Imu”.

“Dentro il testo c’è un’attenzione molto forte alle imprese perché si indica fra le priorità” della riforma dell’Imu “la previsione di forme di deducibilità dell’imposta pagata sugli immobili” per attivita’ produttive, ha detto il premier, in conferenza stampa al termine del Cdm. “Presenteremo il decreto alle Camere nei tempi piu’ rapidi possibili”.

Il decreto varato dal Cd, “da le prime risposte che riguardano le famiglie, le imprese i lavoratori. Dentro un’azione già cominciata con il precedente governo con il decreto sui pagamenti P.a.”, continua Letta.

“Facciamo il rifinanziamento della cig per un miliardo tondo”, ha aggiunto Letta. Il Cdm inoltre sposta dal 31 luglio al 31 dicembre la scadenza dei contratti per i precari della P.a.”

Nel decreto varato oggi ci sono “passaggi molto importanti, come la norma che fa ripartire la logica dei contratti di solidarietà, altro strumento importante per venire incontro a lavoratori e imprese”.

“Il governo si è incamminato su una buona strada – dice Angelino Alfano – perché il superamento dell’Imu è un obiettivo a portata di mano e darà una boccata ossigeno per famiglie e per deducibilita’ alle imprese. Per coprire quanto fatto non si sono messe tasse da altre parte ma 100 per cento tagli e zero tasse”.

Il cdm con decreto legge ha anche eliminato gli stipendi di ministri, viceministri e sottosegretari che già percepiscono uno stipendio da parlamentari. (Rainews)

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ROMA (WSI) – Non sara’ il “decreto dei miracoli” ma la possibilita’ di avere tempo in piu’ per fare le riforme. Il premier Enrico Letta spiega cosi’ dalla Polonia la portata dell’intervento in calendario oggi in Cdm. Ma il Pdl e’ categorico: o si fa la riforma o il governo va a casa.

Lo dice chiaro il capogruppo Renato Brunetta: “entro agosto bisogna fare la riforma complessiva della tassazione degli immobili, compresi i capannoni, altrimenti cadra’ il governo Letta”. Il premier pero’ assicura: “parleremo con tutti e cercheremo di dare risposte a tutti, sulle imprese, sui terreni agricoli, sulla riforma degli strumenti di cassa integrazione“. In sostanza, a meno di sorprese dell’ultima ora, il decreto che oggi alle 11 sara’ sul tavolo del Cdm per il varo prevede che salti la rata di giugno dell’Imu ma non per le imprese (niente per i capannoni, forse per i beni agricoli).

E secondo il ministro degli affari regionali Graziano Del Rio l’ipotesi sul tavolo del Consiglio dei Ministri prevede per l’Imu sulla prima casa uno slittamento a settembre od ottobre. La Cig verra’ poi rifinanziata ma “a brevissimo”, cioe’ con circa 700-800 milioni di euro. Inoltre arriveranno i primi piccoli tagli ai costi della politica che incideranno solo sugli stipendi dei ministri-parlamentari.

Nessuna ‘nuova’ ci dovrebbe poi essere rispetto alle coperture: non servono risorse per l’Imu (i circa 2 miliardi della rata verrebbero coperti con fondi di tesoreria che verrebbero stornati ai Comuni) mentre gli 700-800 milioni in piu’ reperiti ad ora per la cassa (potrebbero pero’ aumentare) arriverebbero dal fondo produttivita’ e da quello formazione. Cioe’ dalle aziende.

Ma con l’impegno di rimettere le risorse appena possibile. Tanto che il segretario della Cgil, Susanna Camusso tuona: “se finanziare gli ammortizzatori sociali significa sottrarre risorse da altre voci del lavoro, allora c’e’ qualcosa che non torna, non si sta dalla parte del lavoro”. E avanza una proposta: “la soluzione potrebbe essere un anticipo dall’Inps”. Ma il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e’ chiaro: il Governo sta valutando “le risorse disponibili a brevissimo termine” per rifinanziare la cig in deroga per poi rivederla perche’ “non si puo’ rifinanziare lo strumento senza rivisitarlo”.

E il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, fornisce due conti: “bisogna trovare nuovi fondi e’ gia’ un bene che si trovino questi 800 milioni-1 miliardo di euro. Ne mancano appena un po’ in piu’, bisogna fare un ulteriore sforzo”. Ma al momento sembra che le risorse aggiuntive siano appunto solo 500 milioni. Si ‘scalda’ anche il fronte Imu: i Comuni sono preoccupati e chiedono garanzie al Governo che li incontra a Palazzo Chigi. Temono che il fatto che la rata di giugno salti voglia dire casse a secco.

Ma il sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti, garantisce che i 2 miliardi ci sono e si tratta di fondi di tesoreria che andranno ai comuni.”L’anticipazione di cassa per la copertura del mancato gettito sulla prima casa sia completamente a carico dello Stato, compresi gli interessi”, ha comunque ammonito il presidente reggente dell’Anci Alessandro Cattaneo al termine dell’incontro. Ma sono le imprese ad essere davvero preoccupate. Piu’ in generale, commentando l’andamento dei prezzi al consumo, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi spiega: “le imprese sono veramente con l’acqua alla gola e per avere un minimo di attivita’ sono obbligate anche a calare i prezzi”.

E sull’Imu aggiunge: “va fatta una rimodulazione sulla prima casa e soprattutto sui beni di produzione: sui capannoni deve essere ripensata”. Piu’ allarmato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: “ogni passaggio discriminatorio sarebbe inaccettabile”. E di discriminazione parla anche Confesercenti. E mentre le due partite Imu e Cig sembrano avviate a parziale soluzione altri problemi incombono: una certa ‘confusione’ sul pagamento dei debiti arretrati della P.a. e i precari: del pubblico impiego. Sono circa 250.000 i contratti dei precari che scadono a luglio. Un’altra bella gatta da pelare.

Ma una scappatoia ci sarebbe. E lo ricorda la Cgia di Mestre: “il giorno cruciale sara’ mercoledi’ 29 maggio. Se in quella data la Commissione europea chiudera’ il processo di infrazione per eccesso di deficit contro il nostro Paese, secondo quanto dichiarato nelle settimane scorse dal ministro Saccomanni, il nuovo Governo avra’ a disposizione 12 miliardi per abbassare l’Imu sulla prima casa e sulle attivita’ produttive, scongiurare l’aumento dell’Iva ed ammorbidire la Tares“.

“La cancellazione dell’Imu e’ la condizione per andare avanti. Non e’ una nostra ossessione ma un atto simbolico di riappacificazione dello Stato con i cittadini”. Lo afferma in serata Silvio Berlusconi, intervenendo ad una cena di raccolta fondi con il sindaco uscente Gianni Alemanno. “C’e’ una forte possibilita’ che questo governo possa andare avanti ed e’ un momento che consideriamo epocale”. Il suo discorso e’ stato tutto ‘buonista’ e teso a smorzare le contrapposizioni nel governo Letta.

“Sono ottimista di natura e mi auguro che il patto a cui siamo arrivati ponga fine a quella che e’ stata una guerra civile durata vent’anni tra destra e sinistra, anche se nel centrosinistra ci sono ancora molti che si oppongono”. (Rainews)