Società

Imprese del largo consumo: pronte le ricette per ripartire

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

MILANO (WSI) – Cresce l’ottimismo, sebbene disomogeneo, tra le diverse tipologie di imprese italiane, almeno per quanto riguarda le percezioni e aspettative sul contesto economico.

È quanto emerge dalla XVIII edizione dell’Osservatorio economico GS1 Italy | Indicod-Ecr, che ogni sei mesi dal 2005 rileva il sentiment delle imprese del largo consumo associate.

Le imprese del largo consumo sono pronte a ripartire, al primo consolidarsi di un miglioramento economico, attraverso diverse ricette: “Puntare maggiormente sul mercato estero” (47%) e “Investire in ricerca e sviluppo /innovazione”(43%) per le imprese manifatturiere, mentre la GDO, in modo sostenuto, vorrebbe “Investire in nuove aperture” (65%) e “Investire in risorse umane”(48%).

Il clima di fiducia è salito ancora (da 57 della vecchia edizione a 69) e così le aspettative per il futuro. Solo leggendo gli indicatori legati al proprio settore si intravede come l’ottimismo non si sia però ancora consolidato: i numeri relativi a investimenti e occupazione rimangano ben al di sotto della soglia del 100 e non crescono, neanche per la GDO, i cui risultati appaiono in generale maggiormente positivi rispetto alle altre tipologie di imprese.

In questi ultimi anni la crisi ha colpito 4 imprese su 5, costringendo gli operatori coinvolti ad affrontare una “Riduzione dei margini di guadagno” (per il 78% delle imprese manifatturiere e l’87% della GDO), un “Aumento delle tasse” (per il 69% delle imprese manifatturiere e l’83% della GDO) e “Mancati o parziali pagamenti da parte dei clienti” per il 69% delle imprese manifatturiere e “Riduzione delle vendite ” per il 61% della GDO.

«Gli effetti della crisi sono diffusi fra un gran numero di imprese, sebbene abbiano avuto impatti e incidenze diverse, e non sono ancora completamente superati» commenta Marco Cuppini, direttore del Centro Studi di GS1 Italy | Indicod-Ecr. «Dalle risposte e dai commenti a questa edizione dell’Osservatorio Economico si percepisce la volontà delle imprese a guardare oltre».