Mercati

Immobiliare Usa: dati gonfiati +14% nel periodo 2007-2010

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New York – E’ la madre di tutte le revisioni al ribasso: il mercato delle case in America e’ stato artificialmente gonfiato del 14% nel periodo 2007-2010, secondo la NAR, National Association of Realtors. Un altro esempio di come l’intero sistema finanziario sia taroccato da numeri falsi, alla base di bolle e debiti kolossal.

La NAR ha rivisto al ribasso la vendita di case negli Usa per un totale di -14% in media negli ultimi quattro anni. Il crollo rappresenta la perdita effettiva di oltre 2 milioni di vendite rispetto al numero ufficiale “taroccato” comunicato in precedenza, il che porta il totale rivisto per i 4 anni a 17.7 milioni di unita’ vendute.

Cio’ significa che lo scenario del mercato immobiliare negli Stati Uniti, gia’ in terribili condizioni dopo lo scoppio nel 2008 della bolla dei mutui subprime (i prezzi delle case in alcuni stati come California o Florida sono dimezzati: -50%) e’ in uan situazione molto peggiore di quanto le fonti ufficiali avessero lasciato intendere. La National Association of Realtors, in particolare, si conferma come un’associazione di buffoni, per la sua spiccata vocazione (tipica dei broker immobiliari) a dipingere per i clienti un quadro ottimistico anche quando il mercato immobiliare residenziale e’ in stallo o cala. Ma dall’ottimismo al truccare i numeri, ce ne passa. Anche perche’ cosi’ si e’ distorto in termini di apporto al pil, l’effettivo passo della ripresa economica Usa (la revsione incidera’ sul pil).

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Ecco dunque i dati “reali”, rivisti al ribasso dopo l’annuncio di oggi della NAR, per gli ultimi 4 anni:

2007 revisione -11% a 5.04 milioni di case
2008 revisione -16% a 4.11 milioni
2009 revisione -16% a 4.34 milioni
2010 revisione -15% a 4.19 milioni

Nel mese di novembre le compravendite di abitazioni negli Usa sono salite del 4% portando il totale a 4,42 milioni di unita’. Si tratta di un dato peggiore delle previsioni degli economisti, che in media stimavano una crescita a quota 5,02 milioni di unita’.

Ma lo scostamento tra il dato reale e quello previsto e’ stato influenzato nettamente dalla revisione al ribasso del dato di ottobre, passato da 4 milioni 970 mila a 4 milioni 250 mila unita’ abitative.

Il mese prossimo arriveranno i dati del 2011 ma il fatto che nel 2010 la somma delle vendite di case esistenti e’ stata ritoccata in negativo di ben il 15%, a 4 milioni 190 mila unita’ dimostra che la discrepanza con i dati truccati e’ tale che rischia di portare a una revisione in negativo di portata storica anche del prodotto interno lordo degli Stati Uniti.