Nonostante il miglioramento registrato nei primi sei mesi del 2019 (+0,9% rispetto al semestre precedente), resta ampiamente negativo i saldo delle quotazioni immobiliari delle grandi città negli ultimi dieci anni, diminuite mediamente del 33,5%.
Lo rivela l’ultima analisi di Tecnocasa, che evidenzia come in particolare Milano sia stata la città che ha perso meno valore tra il 2009 ed il 2019 (-9,4%).
In particolare, il capoluogo lombardo già nel 2016 segnalava quotazioni sostanzialmente stabili per poi evidenziare rialzi a partire dal 2017. Nell’ultimo semestre il capoluogo meneghino ha registrato il maggior rialzo dei prezzi (+5,7%), seguito da Bologna (+5,6%).

Si difende Firenze che negli ultimi 10 anni ha perso “solo” il 17,6%, il capoluogo toscano infatti già nel 2015 aveva dato i primi segnali di aumento. Ribassi contenuti dei valori si registrano anche a Bologna e Verona che nel periodo considerato hanno perso rispettivamente il 24,2% ed il 26,2%. A seguire Roma che negli ultimi 10 anni ha perso mediamente un terzo del proprio valore.
In generale le macroaree delle grandi città che sono andate meglio sono quelle centrali, a Milano ad esempio la macroarea del Centro tra il 2009 ed il 2019 ha visto i prezzi aumentare del 9,2%, mentre tutte le altre macroaree evidenziano un ribasso, seppur contenuto.
Anche a Roma la macroarea più perfomante risulta essere quella centrale, in questo caso la perdita dei valori in dieci anni si ferma al -20,9%, con le altre macroaree che hanno perso almeno il 28-30%, fino ad arrivare al 46%.

