ROMA (WSI)- Brutte notizie per chi investe sul mercato immobiliare, e non solo. Stando ai dati dell’Istat, nel secondo trimestre del 2014 la lieve ripresa del primo trimestre si è fermata.
Di fatto, le convenzioni notarili di compravendite di unità immobiliari, sia ad uso residenziale sia ad uso commerciale, sono tornate a scendere.
Il calo tendenziale è pari al 3,1% per le convenzioni notarili che hanno avuto per oggetto i trasferimenti di proprietà nel complesso del settore immobiliare; si segnala lo stesso calo per i passaggi di immobili ad uso abitazione, mentre i trasferimenti di unità immobiliari a uso economico sono scesi -3,2%.
In tutto – dati del secondo trimestre – sono state 151.994 le convenzioni notarili per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% delle convenzioni rogate ha avuto per oggetto i trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (141.833), il 6,0% unità immobiliari ad uso economico (9.126) e lo 0,7% (1.035) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà.
A livello territoriale, nel comparto dell’immobiliare a uso residenziale, si sono registrate variazioni negative in tutte le aree geografiche, con valori sotto la media nazionale nelle Isole (-9,7%) e al Sud (-5,4%). Anche nel settore dell’immobiliare ad uso economico, tutte le ripartizioni geografiche hanno registrato flessioni, tranne le Isole (+4,5%).
Maggiore propensione degli italiani all’accesione di mutui per l’acquisto di immobili. Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono infatti salite del 5,1%.
Nel settore dei mutui e dei finanziamenti, valori positivi hanno interessato tutte le ripartizioni geografiche, con valori sopra la media al Sud (+10,6%) e nel Centro (+9,6%). Gli Archivi con sede nelle città metropolitane hanno registrato la variazione più alta (+5,8% a fronte del +4,6% nei Centri minori). (Lna)