Mercati

Immobiliare: a Singapore per sgonfiare la bolla nuove tasse e stretta sui mutui

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

I prezzi delle case a Singapore hanno raggiunto livelli record e il governo ha introdotto misure forti con lo scopo di frenare la speculazione. La citta’-stato rendera’ piu’ rigidi i requisiti sui secondi mutui e allunghera’ il periodo di possesso dell’abitazione utile a non pagare le tasse sulla vendita, per evitare che gli speculatori comprino case per poi rivenderle subito dopo.

Gli investitori con un mutuo ancora da estinguere potranno accedere ad un nuovo mutuo solo per il 60% del valore della proprietà, in ribasso rispetto al precedente 70%, secondo quanto annunciato dal governo. La percentuale scende al 50% per le societa’. Inoltre, chiunque volesse vendere la proprietà entro un anno dall’acquisto, dovrà pagare una tassa del 16%, in rialzo rispetto al 3% previsto in precedenza. La tassa scende al 12% nel secondo anno, all’8% nel terzo, e al 4% nel quarto e ultimo anno. Le autorita’ di Singapore hanno inoltre dichiarato che se necessario saranno introdotte ulteriori misure.

Singapore – che ha messo a segno una crescita del pil del 14,5% nel 2010 – cerca quindi di imporre controlli sempre più severi sui prezzi delle case, secondo quanto riporta Bloomberg. Dal 2009 il governo ha bloccato i mutui con il pagamento dei soli interessi per alcuni progetti, e ha introdotto una serie di altre misure atte a raffreddare le speculazioni immobiliari.

“Le riforme adottate in precedenza hanno in qualche modo rallentato il mercato ma il sentiment rimane vivace”, affermano funzionari governativi, stando a dichiarazioni sui giornali locali. “Pertanto sono state introdotte ulteriori misure per cercare di contenere gli eccessi del mercato e incoraggiare una maggiore prudenza”.

I prezzi delle case sono balzati +2,7% nell’ultimo trimestre. L’indice ST Real Estate di Singapore è sceso -1,4%, con 28 societa’ immobiliari quotate (su 38 in totale) in ribasso. Il titolo CapitaLand Ltd., il più grande costruttore del sudest asiatico, è sceso -3,7% a 3,7 dollari di Singapore. Tuttavia la societa’ giudica in maniera positiva le misure introdotte dal governo poiché crede che contribuiranno ad una crescita sostenibile e di lungo periodo per il settore.

“Il governo sta diventando sempre più cauto” ha detto a Bloomberg Donald Han, managing director di Cushman & Wakefield. “Grazie alle recenti manovre i prezzi aumenteranno solo +5% quest’anno, contro una precedente stima di +12%”. Altre fonti fanno capire invece che le misure approvate geleranno il mercato immobiliare di Singapore, per cui i prezzi della case nel 2011 subiranno quest’anno una correzione tra il 5 e il 10%. Le vendite di residenze ad uso privato a novembre sono cresciute ai massimi dagli ultimi sette mesi ed hanno raggiunto un livello annuo senza precedenti con 15025 proprietà vendute. Battuto il precedente record di 14811 case nel 2007, secondo i dati ufficiali.

A Singapore, il tasso interbancario a tre mesi è sceso allo 0,43751% il 3 gennaio, il più basso negli ultimi 10 anni. L’autorità monetaria della citt’a-stato aveva avvertito che i bassi tassi di interesse e l’eccessiva liquidità globale avrebbero potuto avere un impatto sui prezzi delle proprietà. Le banche hanno infatti diminuito i requisiti sui mutui per poter aumentare i profitti, in calo a causa di un minore spread sui tassi. Dall’altra parte, i bassi tassi di interesse hanno incentivato investitori e speculatori ad assumere posizioni finanziarie di maggior rischio.

Questo ha creato problemi anche in altri paesi della regione. a Honk Kong vista la forte impennata (+50%) dei prezzi delle case dal 2009, tipica di una bolla, a novembre il governo locale ha imposto ulteriori tasse e modificato in maniera piu’ restrittiva i requisiti per i mutui. La Cina deve far fronte allo stesso problema da almeno 18 mesi e ha deciso di sospendere i terzi mutui e di alzare i tassi di interesse.