Il giudice Thomas Jackson ha deciso: la societa’ di Bill Gates non e’ degna di fiducia, e’ un monopolio e deve essere spezzata in due.
La sentenza accoglie in pieno le richieste del dipartimento di Giustizia Usa.
Il giudice ha tuttavia stabilito che la piu’ grande softwarehouse del mondo rimarra’ intatta sino alla conclusione del giudizio di appello.
Il ricorso e’ stato da tempo annunciato dai legali di Gates e l’amministratore delegato Steve Ballmer si e’ detto convinto che il giudizio di primo grado potra’ essere ribaltato a favore di Microsoft.
Microsoft ha ora quattro mesi di tempo per presentare un piano di divisione.
Il tribunale ha ordinato che una societa’ si occupi escusivamente dei sistemi operativi, ovvero di tutte le versioni di Windows, mentre l’altra raccogliera’ le attivita’ legate a Internet e ai programmi applicativi.
Le due societa’ dovranno rimanere completamente indipendenti per almeno dieci anni.
Bill Gates potra’ possedere azioni solo in una delle due societa’ che nasceranno dalla divisione.
La sentenza impone tuttavia alcuni provvedimenti incidentali con effetto immediato:
la societa’ dovra’ cambiare immediatamente le condizioni per la concessione delle licenze d’uso di Windows ai produttori di personal computer. In particolare il gigante del software non potra’ praticare prezzi diversi a seconda dei rapporti di collaborazione esistenti con altre aziende.
Il giudice ha chiesto altresi’ maggiore trasparenza nelle procedure per la concessione dei codici sorgenti di Windows alle societa’ che sviluppano programmi basati su questo sistema operativo.
Bill Gates, presidente e fondatore di Microsoft, ha duramente criticato la sentenza in un intervento in videoconferenza dal quartier generale della societa’ a Redmond.
“Non esistono precedenti a questa sentenza – ha detto Gates – il paragone con il caso di At&t e’ completamente destituito di fondamento”.
Gates ha ribadito che la sua societa’ non ha violato nessuna legge federale e si e’ detto ansioso di voltare pagina: “Con il ricorso in appello si apre un capitolo completamente nuovo in questa vicenda”.
Il segretario di Giustizia Usa, Janet Reno, ha espresso soddisfazione per la sentenza.
“Il dipartimento ha agito nell’interesse dei consumatori e dell’industria – ha detto Reno – con la determinazione di proteggere la libera concorrenza”.
“Il verdetto di oggi e’ la giusta soluzione per restituire competitivita’ al mercato dei sistemi operativi e a tutta l’industria dei computer – le ha fatto eco Joel Klein, responsabile della divisione Antitrust del dipartimento di Giustizia – Microsoft e’ un monopolio che con le sue politiche commerciali ha danneggiato la concorrenza, i consumatori e l’intera economia”.