(9Colonne) – Roma, 19 feb – Per adeguare le competenze del giudice pace all’inflazione, l’on. Donatella Poretti (Rosa nel Pugno) ha presentato alla Camera una proposta di legge, redatta in collaborazione con l’Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) e sottoscritta dai deputati Marco Beltrandi, Sergio D’Elia, Bruno Mellano e Maurizio Turco. Il giudice di pace – spiega Poretti – è strumento fondamentale per la difesa dei diritti del cittadino-consumatore. Dalla sua creazione nel 1991 (legge del 21 novembre n. 374), centinaia di migliaia di cittadini che non avrebbero mai fatto ricorso al giudice ordinario, sono riusciti ad ottenere giustizia rapidamente e con costi limitati proprio grazie all’istituto del giudice di pace. “A distanza di 16 anni dalla sua istituzione, il limite di 5 milioni di vecchie lire (oggi 2582,28 euro) per poter ricorrere al giudice di pace è però rimasto invariato – osserva la parlamentare – a fronte del costante aumento del costo della vita. Di fatto, anno dopo anno si è ridotta la possibilità per i cittadini di farvi ricorso. Lo stesso vale per il limite di 1 milione di vecchie lire (pari a 516,46 euro) per poter ricorrere senza l’obbligo dell’avvocato”. Se la proposta di legge dell’on. Poretti sarà approvata, i cittadini potranno ricorrere al giudice di pace per tutte le controversie fino ad un valore massimo di 16.000,00 euro (già possibile oggi ma solo per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e natanti). Inoltre, per tutti i ricorsi in sede civile al giudice di pace, i cittadini potranno difendere se stessi, senza l’obbligo di rivolgersi ad un legale.
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