Economia

Hollande: “Situazione è grave per colpa recessione Italia”

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Parigi – “Se in Francia abbiamo una crescita economica debole o nulla è perchè ci sta recessione economica in Italia, in Spagna e in altri paesi del sud Europa”. Lo ha affermato il presidente Francese Francois Hollande, lamentando come “per troppo tempo in Europa si sono fatte politiche a senso unico, solo orientate al risanamento dei conti”.

“Non lo dico solo io, ce lo dice anche il presidente americano Barack Obama che è stato appena rieletto. Accanto alle misure sui conti servono mise per la crescita. E dai sei mesi lavoro per convincere i partner europei che assieme al Patto di bilancio bisogna mettere misure per la crescita – ha rivendicato Hollande – un Patto per la crescita che abbiamo fatto e che vale 120 miliardi di euro”.

La situazione economica della Francia “è grave” e rilanciare la crescita e ridurre la disoccupazione sono gli obiettivi “cruciali” del governo. Per vincere queste battaglie l’amministrazione ha pronto un piano di competivita’ da 40 miliardi.

Lo ha affermato il presidente francese Francois Hollande durante una conferenza stampa a Parigi.

Secondo Hollande ci sono tre sfide davanti alla Francia e all’Europa: scegliere le politiche Ue giuste per superare la crisi, il “disindebitamento” dei paesi e “la competitività”.

A questo proposito, malgrado le difficolta’ di bilancio, il governo transalpino ha lanciato un patto di competivita’ da 40 miliardi di euro, spalmato su tre anni, che permetta innovazione ed esportazioni. Il ‘new deal’ alla francese incomincera’ ad avere i suoi primi effetti l’anno prossimo.

Per ridurre il debito delle finanze pubbliche bisogna trovare 30 miliardi nel 2013, alla luce della revisione dei conti di Didier Migaud, presidente della Corte dei Conti francese. Ma l’anno prossimo, assicura il leader Socialista, “niente verra’ chiesto ai francesi”. L’Iva sui beni di prima necessita’ verra’ ridotta, non aumentata.

I mercati, ha ricordato il presidente insediatosi sei mesi fa, “non amano gli shock, le improvvisazioni e le misure di circostanza”.