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Grecia: il destino nelle mani dei ministri finanziari Ue

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato ieri sono saliti su tutta la curva governativa e swap, con il rendimento del titolo a dieci anni tedesco che si è portato sopra il 3%. Gli spread sui periferici sono scesi, con quello Italia-Germania tornato in prossimità dei 180 pb.

Il movimento è stato favorito dall’esito positivo delle votazione al parlamento greco sulla legge di attuazione del piano quinquennale di austerità. I voti a favore sono stati 155 e contrari 136. Il provvedimento è necessario a sbloccare la quinta tranche di aiuti da 12 Mld€ da Ue e Fmi. Ora la parola passerà alla riunione dei ministri finanziari dell’area Euro di domenica.

Il ministro delle finanze tedesco, Schaeuble, in merito al piano di salvataggio greco, ha dichiarato che il piano di rollover riguarderà almeno i titoli in scadenza entro il 2014 e che le banche tedesche avrebbero confermato il loro supporto alla Grecia. Schaeuble ha aggiunto che i titoli greci con scadenza entro il 2014 in mano alle banche tedesche ammontano a circa 3,2 Mld€, la rimanente parte scade dopo il 2020.

Intanto il nuovo governo portoghese ha annunciato che l’applicazione delle riforme necessarie al risanamento fiscale verranno anticipate al terzo trimestre di quest’anno, prima di quanto inizialmente programmato. Per quest’anno è stato proposto un prelievo una tantum sui redditi.

Sul fronte macro segnaliamo il dato preliminare sui prezzi al consumo dell’intera area Euro che a giugno ha registrato un incremento del 2,7% a/a in linea con il dato di maggio.

Negli Usa la giornata di ieri ha visto un proseguimento della fase di rialzo dei tassi che ha interessato principalmente la parte a lunga della curva, mentre quella a breve è rimasta pressoché stabile. Il tasso decennale si è infatti portato ai livelli massimi da maggio scorso (in prossimità del 3,2%), registrando nelle ultime sedute un rialzo di circa 40 pb.

Sul fronte azionario, al contrario, i principali listini hanno proseguito nel rally partito ad inizio settimana guidati dal rialzo dei settori industriale, tecnologico e petrolifero. Qualora l’indice S&P 500 chiudesse sui livelli di ieri, si tratterebbe della migliore performance settimanale da quasi un anno. Tale movimento può essere spiegato principalmente dagli aggiustamenti dei portafogli che vengono solitamente effettuati dai gestori in vista della chiusura del trimestre, la cosiddetta “window dressing”, unita anche alla chiusura di qualche posiziona corta in vista del weekend lungo. A favorire il clima positivo del mercato ha contribuito anche l’inatteso rialzo nel mese di giugno dell’indice Chicago PMI. Guardando all’interno dell’indice si nota un deciso calo della componente prezzi pagati, unito ad un rialzo di quelle nuovi ordini e produzione. Per la giornata odierna l’attenzione degli operatori sarà interamente focalizzata sulla pubblicazione dell’indice ISM manifatturiero di giugno.

Valute: l’euro nella giornata di ieri ha proseguito nella fase di apprezzamento, con il cross che durante la notte si è riportato sopra quota 1,45 sulla scia del clima di maggior ottimismo tra gli operatori. Qualora tale clima continui, il cross potrebbe proseguire nella fase di rialzo durante la settimana prossima in attesa della riunione della Bce. Confermiamo per oggi il supporto in area 1,43/1,4350.

Yen in deprezzamento verso euro e verso dollaro. Verso dollaro il cross è atteso rimanere nel range 80-81. Verso euro la prossima resistenza passa per 117,35 ed il supporto per 115,81.

In deprezzamento lo yuan verso dollaro dopo il peggioramento del Pmi manifatturiero di giugno sceso a 50,9 da 52. Secondo quanto riportato da Reuters che fa riferimento ad un quotidiano cinese, la Cina potrebbe presto alzare i tassi di interesse per contrastare il rialzo dell’inflazione, che a maggio ha raggiunto il valore più alto da luglio 2008.

Materie Prime: giornata mista per le materie prime. Tra gli agricoli, oltre ai rialzi del caffè e del cacao, si segnala la marcata discesa dei prezzi del grano (-8,8%) e mais (-9,9%) dopo che un report dell’Usda ha reso noto che gli acri messi a coltura per il mais sono stati superiori alle aspettative come pure le scorte di grano.

Greggio in leggero rialzo (+0,7%). Positivi i metalli industriali. Tra i preziosi, in calo il prezzo dell’oro, mentre l’argento registra un lieve incremento (0,2%).

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