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Grecia: colloqui infiniti con la Troika

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Siena – Tassi di interesse: giornata volatile per i listini dell’area Euro in attesa di nuovi sviluppi dalla Spagna dopo le indiscrezioni che riportavano una richiesta di aiuto già nel prossimo fine settimana. La notizia è stata poi smentita a chiusura mercati dal primo ministro Rajoy, secondo cui la richiesta di aiuti non è imminente. Intanto l’agenzia di rating Moody’s ha dichiarato che annuncerà i risultati sulla revisione del rating spagnolo questo mese in quanto deve ancora valutare diversi fattori come esigenze di capitale, bilancio e dimensione dei meccanismi di supporto.

In Grecia continuano i colloqui con la Troika. Il ministro delle finanze greco ha dichiarato di non essere sicuro che Atene riuscirà a raggiungere un accordo entro il consiglio Ue del 18-19 ottobre. Intanto ieri il gruppo di lavoro con a capo il membro Bce Liikanen, ha presentato alla commissione un rapporto sulla riforma del sistema bancario in cui si suggerisce una separazione tra attività rischiose e di deposito delle banche.

Il Portogallo ha annunciato che oggi effettuerà un concambio tra un titolo con scadenza settembre 2013 per un ammontare di 10Mld€ con uno ottobre 2015. Allo stesso tempo il ministro delle finanze ha dichiarato che terrà una conferenza stampa sul programma di aiuti del paese. Negli Usa il focus degli operatori rimane sull’evoluzione della crisi in area Euro, prima della pubblicazione dell’importante dato sul mercato del lavoro del prossimo venerdì.

La notizia di non imminenza della richiesta di aiuti spagnoli aveva comportato un calo dei listini, poi rientrato nell’ultima ora di contrattazione consentendo una chiusura sostanzialmente in parità. I tassi governativi a lungo termine continuano a stazionare in prossimità dei minimi da inizio settembre. Nel frattempo è stato confermato il buon andamento del comparto auto a settembre: le vendite hanno raggiunto il picco massimo da quattro anni e mezzo, con beneficio soprattutto per i marchi nipponici e Chrysler.

Questa sera, presso l’università di Denver, si terrà il primo confronto televisivo tra Obama e Romney. L’ultimo sondaggio di Journal/NBC News riporta un calo del margine di vantaggio di Obama, passato dal 5% al 3%. Sul fronte emergente, è attesa oggi la riunione della banca centrale polacca per la quale il consensus di Bloomberg News prevede un taglio di 25pb.

Valute: euro in lieve calo vs dollaro, con gli investitori in attesa di comprendere se e quando la Spagna procederà con la richiesta di aiuti. Oggi il cross rimane in area 1,29, ma si mantiene comunque ben al di sopra del minimo toccato nelle ultime tre settimane a 1,28. Quest’ultimo coincide anche con il livello di supporto. La resistenza, invece, si colloca ad 1,294-1,296.

Ieri è proseguito il deprezzamento dello yen vs euro con il cross che si è spinto oltre soglia 101, mentre questa mattina si sta assistendo ad un recupero contenuto dello yen. Per oggi la resistenza più vicina si colloca a 101,20, il supporto a 99,65. Il cross dollaro/yen trova oggi la resistenza presso 78,50 ed il supporto a 77,40. Da segnalare il proseguimento della debolezza del dollaro australiano che verso euro ha segnato i livelli minimi da 4 mesi.

Continuano a giungere segnali di debolezza dall’economia che potrebbero portare la banca centrale a proseguire nella politica di taglio dei tassi. Le esportazioni nel mese di agosto hanno infatti registrato il terzo mese consecutivo in calo con un conseguente incremento del deficit commerciale a 2 Mld di dollari australiani, il maggiore dal 2008.

Materie Prime: chiusura in calo per gli indici legati alle materie prime penalizzati dal ribasso del petrolio, dei metalli industriali e dei preziosi. Andamento misto per gli agricoli. Segnaliamo ieri il peggior calo dal 2008 per l’olio di palma (-9%), con le quotazioni sui minimi da quasi 3 anni a causa della debolezza della domanda in un contesto di offerta abbondante. Questa mattina il future sta rimbalzando guadagnando circa il 3%. In calo ieri anche la soia (-1,9%) sui minimi da 11 settimane a causa dell’attesa di aumento della produzione in America Latina.

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