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Governo italiano riduce quota Eni. Fondi arabi in arrivo

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Milano – Balza in cima al listino il titolo di Eni con volumi vivaci, all’indomani della notizia che la Cassa Depositi e Prestiti ha ceduto sul mercato l’1,7% della società per un controvalore di 1,096 miliardi, scendendo al 27,36% del capitale del colosso petrolifero.

La notizia è “buona per Eni” commenta un broker italiano, secondo cui, grazie all’operazione, il rischio di overhang sul titolo si è “notevolmente ridotto”.

Giudizio condiviso anche dagli analisti di Mediobanca, che ribadiscono un rating ‘outperform’ sul titolo e un prezzo obiettivo di 22,2 euro.

Ora Cdp dovrà collocare il rimanente 1,6%, e ha fatto sapere che lo farà “nei tempi con le modalità che riterrà più convenienti”. Per MedioBanca la restante cessione potrebbe aver luogo nel 2013.

Secondo quanto riferito dal Sole oggi, tra i potenziali compratori ci sarebbero soprattutto i fondi sovrani di Qatar, Abu Dhabi e Kuwait. Quello del Qatar negli ultimi mesi, secondo il quotidiano, avrebbe già rastrellato azioni Eni arrivando a detenere l’1% del capitale.

Attorno alle 9,45 Eni guadagna il 3,68%, mentre l’indice FTSE MIB sale del 2%. I volumi trattati sono già pari a quasi due volte la media giornaliera. Il paniere dei petroliferi europei avanza di due punti percentuali.