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GOVERNO, D’ALEMA VERSO LE DIMISSIONI

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Si accelerano i tempi della crisi e cresce la rissosità dentro la maggioranza. D’Alema per sollecitare l’intesa agita lo spauracchio delle elezioni anticipate: oggi è previsto un incontro con i capigruppo.

Il presidente del Consiglio è orientato a dare le dimissioni per poi varare rapidamente un governo
bis, con un ricambio fra i ministri. Assicura che prima ci sarà la costituente dell’Ulivo e poi il nuovo governo. A Berlusconi conferma che ci sarà il passaggio parlamentare, le dimissioni e il nuovo governo.

Ma i capigruppo della maggioranza, che ieri avrebbero dovuto dar vita alla costituente del nuovo Ulivo, litigano. I Democratici premono: subito il nuovo Ulivo con chi ci sta. I socialisti annunciano che non voteranno il nuovo governo se troppo succube dei Democratici e si avvicinano alle posizioni di Cossiga. E all’ex presidente che insiste nel chiedere l’apertura formale della crisi, D’Alema replica che ”sarà seguito un percorso politicamente lineare e costituzionalmente corretto”. Per Cossiga infatti ”non si può dare una soluzione dignitosa, responsabile e chiara, come il Paese richiede, senza l’apertura di una crisi formale”. E avverte che per fare un nuovo governo con l’ingresso dell’Asinello è necessario passare attraverso un pronunciamento parlamentare. Questo, obietta, avveniva nella prima Repubblica. ”Può darsi – spiega al Tg5 – che ora, nella seconda, si proceda con la trattativa privata…”. E i cossighiani notano: ”A noi l’Ulivo non interessa, ha già fallito in Parlamento e nel Paese”.