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Gli europei hanno paura, boom richieste dollari

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ROMA (WSI) – Gli investitori si stanno riposizionando sui dollari. La richiesta di biglietti verdi sta conoscendo un nuovo boom, rimettendo indietro le lancette dell’orologio al 2008, ossia quando fallì Lehman Brothers. Per i gestori è la prova che gli Stati Uniti, nonostante tutto, continuano a tenersi stretto il loro status di Paese rifugio.

Basta un numero per fotografare in maniera implacabile questa situazione: la quantità di dollari in circolazione è aumentata del 42% negli ultimi cinque anni. “Se questo è accaduto, il merito è della forte domanda proveniente dall’Europa”, dice John Williams, presidente della Fed di San Francisco, nella sua relazione annuale della banca. “Con la crisi debito europeo peggiorata nuovamente a partire dalla primavera del 2010, la domanda di dollari americani è schizzata in modo significativo”.

Una situazione che – prosegue il funzionario – ha fomentato ulteriormente la domanda dei biglietti verdi con l’avanzare della crisi economica, politica e dell’incertezza politica. Per gli esperti di mercato queste richieste indicano in maniera netta che il mondo è preoccupato sulla solidità del mondo bancario e sul futuro dell’euro, mentre non teme l’inflazione o il fallimento dell’America.

In realtà a ben vedere non c’è soltanto la forte richiesta da parte degli investitori europei a surriscaldare la corsa del dollaro, ma anche quella di paesi come l’Argentina o la Russia che hanno iniziato a costruire importanti posizioni sul biglietto verde. C’è chi dice a Wall Street che sia stata la crisi di Cipro e soprattutto la sua mala gestione ad aver fatto scattare le richieste da parte dei magnati russi. A essere richieste, soprattutto le banconote da $100.