Economia

Germania: consumi portano l’economia fuori dalla recessione

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La Germania ringrazia i consumatori tedeschi per aver portato l’economia fuori dalla recessione, anche se l’orizzonte resta tutt’altro che sgombro da nubi, condizionato da una manifattura ancora debole e l’escalation delle tensioni commerciali globali, che potrebbe intaccare pesantemente le esportazioni.

Ad accendere i riflettori sulla stato di salute della prima economia europea ha contribuito la pubblicazione odierna di una valanga di dati macro.

Partiamo dal Pil del primo trimestre 2019, periodo durante il quale l’espansione economia è stata confermata a +0,4% rispetto ai tre mesi precedenti, come indicato nella stima preliminare ed in linea con le attese degli analisti. Un risultato favorito dal più grande aumento della spesa in quasi otto anni (+1,2%), che ha compensato un crollo della produzione e la debolezza in cui versa l’industria automobilistica.

L’euforia è durata poco. L’andamento del Pmi manifatturiero di maggio insieme al declino a sorpresa dell’Ifo hanno rovinato la festa.

D’altro canto la Bundesbank aveva già espresso cautela questa settimana sulla fiammata dei consumi, definito un fenomeno temporaneo, favorito dalle fiscali espansive introdotte all’inizio dell’anno. Ma che già questo trimestre rischia di svanire.

La preoccupazione principale resta il riacutizzarsi di un conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina, che secondo l’OCSE ha messo l’economia globale su una strada a bassa crescita. La Germania e la zona euro sono riuscite finora a sfuggire a un attacco diretto dal protezionismo degli Stati Uniti, ma Eurolandia potrebbe ancora essere trascinata nel conflitto con conseguenze pesanti soprattutto per il settore automobilistico tedesco.