Economia

Generali: Philippe Donnet confermato CEO, non passa la linea Caltagirone Del Vecchio

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Philippe Donnet confermato alla guida di Generali. I soci del gruppo di Trieste si sono riuniti oggi in assemblea per votare il nuovo assetto di vertice della compagnia con un’ affluenza record: 70,732% di capitale presente contro il 51,5% dello scorso anno.

Due le liste concorrenti, da una parte quella del cda sostenuta da Mediobanca, De Agostini e dai fondi istituzionali esteri e dall’altra quella proposta da Francesco Gaetano Caltagirone, che ha raccolto i consensi di Leonardo Del Vecchio, Fondazione Crt, Cassa Forense, altre fondazioni minori, Benetton e diversi imprenditori italiani.

Ebbene i soci hanno votato a favore della lista del cda, ottenendo il  55,99% dei voti del capitale presente contro 41,73% incassato dai candidati di Francesco Gaetano Caltagirone, per uno scarto, in termini di capitale sociale di circa il 9,7%.
Ad oggi quindi il cda di Generali sarà composto da Andrea Sironi, Clemente Rebecchini, Philippe Donnet, Diva Moriani, Luisa Torchia, Alessia Falsarone, Lorenzo Pellicioli, Clara Furse, Umberto Malesci, Antonella Mei-Pochtler, Francesco Gaetano Caltagirone, Marina Brogi, Flavio Cattaneo. Nessun rappresentante dunque per Assogestioni, 10 consiglieri per la lista del board e tre per l’imprenditore romano.

Oggi siete chiamati a votare per il rinnovo del nostro cda e per la prima volta nella nostra lunga storia una delle liste è stata presentata dal consiglio di amministrazione con l’intento di rappresentare tutti gli azionisti, e avvicinare Generali alle migliori practice di governance internazionali e soprattutto adatta a una public company proiettata in un futuro davvero sostenibile.

Così il CEO in apertura lavori sottolineando che tra i candidati, ci sono professionisti di assoluta qualità, un presidente indipendente, il 77% di consiglieri indipendenti e un 54% di rappresentanza femminile, dati mai così alti nella storia del gruppo e al di sopra degli standard italiani ed europei.

Continueremo a perseguire una crescita sostenibile, la creazione di valore per tutti gli stakeholder, un aumento degli utili e della loro qualità, e un dividendo che cresce ogni anno, a fronte di un approccio disciplinato nella gestione del capitale e di un’integrazione della sostenibilità nel nostro business, con l’obiettivo di essere leader nell’innovazione … Il 2021 anno intenso ma ricco di soddisfazione».

Chi è Philippe Donnet

Nato a Suresnes (Francia) il 26 luglio 1960, Philippe Donnet è Group CEO di Assicurazioni Generali S.p.A. dal 17 marzo 2016.  E’ entrato nel Gruppo Generali nell’ottobre 2013 come Country Manager Italia e CEO di Generali Italia S.p.A. In questo ruolo, ha gestito il processo di riassetto dei marchi del Gruppo Generali esistenti in Italia, uno dei progetti di integrazione e semplificazione più complessi nel panorama assicurativo a livello europeo.
Laureatosi in ingegneria presso l’École Polytechnique di Parigi nel 1983, Donnet ha frequentato l’Institut des Actuaires, dove ha completato gli studi nel 1991. Dal 1985 al 2007 ha ricoperto diverse posizioni presso il Gruppo AXA; la più recente, quella di Regional CEO Asia Pacific, a Singapore.
Nel 2007 diventa Managing Director presso Wendel Investissements a Singapore, con responsabilità sull’area Asia Pacific. Nel 2010 è stato tra i fondatori della società di investimento HLD, a Parigi.

I numeri di Generali

La conferma di Donnet alla guida di Generali arriva poco dopo la presentazione del bilancio 2021 che ha permesso al colosso assicurativo italiano di archiviare un risultato operativo migliore di sempre a 5,9 miliardi (+12,4%). Decisamente positivo anche l’utile netto in forte crescita, che si attesta a 2,84 miliardi (+63,3%) mentre l’utile netto normalizzato è pari a circa 2,8 miliardi.

I premi lordi del Gruppo triestino ammontano a 75,8 miliardi (+6,4%), con il positivo contributo sia del segmento Vita (+6%) sia del segmento Danni (+7%). La raccolta netta Vita cresce del 4,4% a 12,7 miliardi, interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia.
Le riserve tecniche Vita aumentano a 424 miliardi (+10,3% Proposto un dividendo per azione di 1,07 euro che sarà pagabile a partire dal 25 maggio 2022 e le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 23 maggio 2022, con data di legittimazione a percepire il dividendo il 24 maggio 2022. La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di circa 1,7 miliardi di euro.