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General Motors sbatte ancora la porta in faccia a Fiat Chrysler

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NEW YORK (WSI) – General Motors respinge ancora al mittente l’offerta di Fiat Chrysler di unire le forze delle due grandi case automobilistiche.

Mary Barra, la numero uno di General Motors, non è convinta che la casa automobilistica abbia da guadagnarci in un eventuale matrimonio tra i due gruppi rivali.

Da marzo Fiat Chrysler Automobiles, convinta dell’importanza di partecipare a un percorso di consolidamento nel settore, tenta invano di avviare i colloqui che portino a una maxi fusione con GM.

Intervenuta all’assemblea annuale degli azionisti, Barra ha detto che l’azienda di Detroit punta a rimanere indipendente e continuare il processo di ripresa dopo il fallimento e il successivo salvataggio statale del 2009.

La top manager ha chiarito di non essere interessata a un’intesa con Fiat Chrysler, nonostante le avances dell’amministratore delegato Sergio Marchionne.

“Ci è arrivata una email che è stata esaminata attentamente dal team manageriale e dal nostro CdA”. “Dopo averla analizzata, abbiamo deciso di continuare con i nostri piani”.

Secondo il Wall Street Journal il numero uno di FCA avrebbe pochi giorni fa avviato i contatti con gli hedge fund per chiedere un aiuto nel fare pressioni perché l’operazione di fusione venga portata avanti. Da qui l’insistenza dei giornalisti nel chiedere delucidazioni a Barra sulle proposte di maxi fusione tra i due gruppi.

Le fonti a conoscenza della vicenda citate dal giornale americano hanno parlato di un “approccio più aggressivo” del top manager, giustificato dal successo ottenuto da un gruppo di fondi hedge a casa General Motors. Pochi mesi fa, infatti, alcuni investitori attivi, guidati dall’ex manager di hedge fund Harry Wilson, hanno chiesto all’amministratrice delegata di GM di accordare un piano di buy back da 8 miliardi di dollari. La società, che aveva già annunciato un costoso piano di dividendi, ha accettato di varare un piano di riacquisto di 5 miliardi di dollari di azioni proprie, risparmiando a Barra ulteriori problemi nel consiglio di amministrazione.

Il Ceo svizzero canadese di FCA ha iniziato a lanciare un appello alle necessità di consolidarsi nel mercato in occasione della prima assemblea degli azionisti della società in Olanda per l’approvazione dei risultati finanziari 2014. Anche il presidente John Elkann, in tempi e appuntamenti diversi, ha più volte dichiarato che il consolidamento è una condizione necessaria per il settore automobilistico.

(DaC)