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Gas sotto i 100 euro. Quanto durerà?

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I future europei sul gas naturale sono crollati di nuovo nelle prime contrattazioni in Europa lunedì dopo le previsioni di un clima più caldo del solito nella prossima settimana per la maggior parte del continente.

I futures TTF olandesi di novembre, che fungono da benchmark per l’Europa nord-occidentale, sono scesi del 16% a 95,40 euro al megawattora.

Dietro al crollo ci sono le previsioni meteorologiche, che suggeriscono che le temperature nell’Europa continentale saranno tra 4 e 8 gradi Celsius più calde della media stagionale questa settimana, il che implica una domanda inferiore, consentendo agli importatori di continuare a iniettare il gas in eccesso nello stoccaggio.

Un inizio mite della stagione di riscaldamento invernale, insieme all’acquisto aggressivo di gas naturale liquefatto sui mercati spot, ha consentito all’Europa di riempire i suoi impianti di stoccaggio prima del previsto, allentando la pressione creata dall’effettiva sospensione delle spedizioni della Russia.

A partire da domenica, gli impianti di stoccaggio dell’UE erano pieni per il 93,4%, con i due maggiori mercati del continente, Germania e Italia, che registravano livelli ancora più elevati.

La mancanza di disponibilità di spazio di archiviazione sta costringendo i prezzi spot a diminuire drasticamente per liberare il mercato, ha affermato l’analista di Saxo Bank Ole Hansen tramite Twitter, avvertendo del rischio di un “crollo dei prezzi a breve termine”.

Tuttavia, i contratti a più lunga scadenza indicano che i mercati prevedono che l’attuale debolezza sarà di breve durata. I prezzi del TTF per il primo trimestre del prossimo anno sono ancora scambiati a 144,64 EUR/MWh, mentre i prezzi per l’intero anno solare 2023 sono scambiati a 142,43 EUR/MWh. Ciò riflette il fatto che, se la guerra in Ucraina continuasse, è probabile che l’Europa affronterà un anno intero senza gas russo il prossimo anno, costringendola a fare acquisti più grandi e più regolari sul mercato spot per tutto il 2023. Per arginare i problemi futuri, il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli ha affermato:

“In Italia, ma anche in Europa, dovremmo fare più sistema per l’estrazione del gas e per produrre energia. Vedere di importare il Gnl dal Texas è assurdo, bisognerebbe chiedere all’Olanda alla Norvegia di vederci il gas a più basso prezzo, riconsideriamo la Libia che è piena di gas. Noi stiamo andando verso un razionamento, lo sanno tutti. Possiamo farcela solo se farà caldo, ma siamo in inverno”.