Economia

Non solo gas: Draghi in Algeria firma 15 memorandum d’intesa

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il gas resta in cima all’agenda, con l’annuncio, nei giorni scorsi, dei quattro miliardi di metri cubi di forniture in più per l’Italia, ma non si è discusso solo di quello ieri durante il IV vertice intergovernativo di Algeri, dove Draghi e il presidente algerino Tebboune hanno siglato ben 15 tra accordi, memorandum di intesa, protocolli di cooperazione e dichiarazioni di intese.

Sul tavolo della missione lampo del premier Mario Draghi c’è stato spazio anche per energie rinnovabili, infrastrutture, lotta alla corruzione, ma anche microimprese, startup, settore farmaceutico e promozione degli investimenti.  Le intese spaziano dal farmaceutico (con accordi siglati anche dall’Aifa) alla promozione degli investimenti, allo sviluppo sociale.

Il vertice intergovernativo ha “confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico. In questi mesi, “l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese” e l’annuncio dei 4 miliardi di metri cubi di gas dei giorni scorsi rappresenta “una accelerazione rispetto a quanto previsto” dagli accordi e “anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni” ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi ad Algeri, ricordando che la collaborazione con l’Algeria sarà “nello sviluppo di fonti rinnovabili, in particolare dell’idrogeno verde e dell’energia solare, eolica e geotermica”.

I temi dei memorandum di intesa firmati da Draghi

Vediamo nel dettaglio i contenuti dei memorandum di intesa.

Rinnovabili: i due Paesi puntano allo sviluppo di programmi energetici nell’ambito dell’energia rinnovabile. Si prevedono iniziative di cooperazione e partnership economiche per promuovere scambio di informazioni, assistenza reciproca, ricerca e sviluppo in materia di energie rinnovabili ed efficientamento energetico.

Infrastrutture:  Italia e Algeria vogliono rafforzare la cooperazione nel settore dei lavori pubblici, in particolare di strade, autostrade, ponti e altre grandi opere, comprese le infrastrutture portuali e marittime.

Lotta alla corruzione: sul fronte giudiziario, l’obiettivo è rafforzare la cooperazione tra i rispettivi ministeri della Giustizia, attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze in materia giudiziaria, carceraria (reinserimento sociale dei detenuti e prevenzione della radicalizzazione nelle strutture), di modernizzazione e digitalizzazione della giustizia.

Startup e microimprese: su questo terreno, al centro c’è lo sviluppo di ecosistemi di startup dei due Paesi, anche facilitando la mobilità delle startup tra Italia e Algeria. Un altro accordo invece punta ad approfondire la cooperazione economica, commerciale e tecnica tra Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata) e Anade (l’Agenzia algerina nazionale per il sostegno e lo sviluppo dell’imprenditoria), incoraggiando le microimprese italiane a investire in Algeria.

Cooperazione scientifica e farmaceutica: uno specifico accordo riguarda il partenariato nel campo dell’industria farmaceutica, anche attraverso joint venture e delocalizzazioni dei siti produttivi italiani verso l’Algeria. C’è poi una dichiarazione di intenti che punta a sviluppare la ricerca scientifica, tecnologica e nel settore dell’innovazione. Tra le principali aree di cooperazione rientrano sicurezza alimentare, energetica, intelligenza artificiale e digitalizzazione.

Cooperazione industriale: Italia e Algeria intendono istituire una cornice di cooperazione per lo sviluppo di programmi e progetti, anche attraverso investimenti congiunti tra il settore pubblico e quello privato, in numerosi settori industriali, tra cui l’industria metallurgica, chimica, plastica, agroalimentare, tessile e cantieristica.

Altri tre accordi riguardano poi sviluppo sociale, pari opportunità, solidarietà  e famiglia; la cooperazione nel campo della protezione e della promozione del patrimonio storico e culturale; la cooperazione nel campo della formazione diplomatica.