(9Colonne) – Udine, 1 ago – Buoni riscontri in Friuli Venezia Giulia sul ricollocamento dei lavoratori. Il primo monitoraggio sui lavoratori coinvolti nelle situazioni di grave difficoltà occupazionale e licenziati tra il 31 gennaio 2005 ed il 28 febbraio 2007 ha coinvolto un campione di 1504 lavoratori pari al 24% dei 6368 investiti dalla crisi delle aziende. Il 62%, pari a 946 lavoratori, alla data dell’intervista – aprile 2007 – si è dichiarato occupato e si è ricollocato grazie alle opportunità offerte dall’operatore pubblico. A favore del reinserimento hanno giocato fattori quali il genere maschile, l’età e la specializzazione, basti pensare che si è ricollocato quasi immediatamente l’81,5% dei tecnici. La metà di quanti hanno trovato una nuova situazione lavorativa l’ha definita migliorativa rispetto alla precedente. Il sondaggio ha evidenziato che il 37% dei lavoratori non è riuscito a trovare una nuova occupazione. La sindrome del “lavoratore scoraggiato” ha colpito essenzialmente le donne e gli uomini un po’ avanti con gli anni. In particolare, tra i fattori che hanno influenzato negativamente la ricerca di un altro lavoro emerge la cura della famiglia, che ha coinvolto il 44% dei lavoratori di cui il 38,9 donne che, specie in caso di mobilità indennizzata, hanno deciso di prendersi un pausa. L’età (il 60% degli over 45 è ancora disoccupato) e la scarsa specializzazione (sono senza lavoro il 55% degli operai generici) sono stati altri fattori penalizzanti.
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