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Futures Usa smorzano i cali dopo dato positivo mercato lavoro

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New York – I futures Usa in leggero ribasso (valori a fondo pagina), segnalano che l’S&P500 potrebbe estendere i sell per il terzo giorno. A pesare sul sentiment degli investitori la mancanza di soluzione dal fronte Europa, su un nuovo pacchetto di aiuti da €130 miliardi alla Grecia, necessari per evitare il default disordinato.

Ancora tante divergenze tra i leader dell’Area sul da farsi, in attesa del prossimo meeting tra i ministri delle Finanze europei, previsto per lunedì 20 febbraio. Non ancora soddisfatte le richieste dei paesi che dovrebbero erogare i finanziamenti al paese ellenico. Si chiedono ulteriori programmi di austerità e un controllo su come verranno gestiti i nuovi aiuti.

Parla intanto il numero uno della Fed Ben Bernanke che difende la politica di bassi tassi di interesse di fronte alla comunità dei banchieri; e che torna a ribadire come la ripresa dell’economia Usa sia frustrante.

La giornata sembra iniziare male per i titoli finanziari, dopo che l’agenzia di rating Moody’s Investors Service ha annunciato di aver messo il lista per un possibile downgrade ben 17 banche globali, tra cui i principali istituti Usa: Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, JPMorgan e Morgan Stanley

Intanto sono stati resi noti importanti dati economici che permettono ai contratti sugli indici di ridurre le perdite. In primo piano le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, che si sono confermate migliori delle stime e che hanno testato insieme alla media delle ultime quattro settimane il mimino in quasi quattro anni, ovvero dal marzo del 2008.

Comunicato anche l’indice dei prezzi alla produzione, che a gennaio è salito dello 0,1%, meno delle stime. La componente core ha fatto invece +0,4%, crescendo a un ritmo superiore a quello atteso. Detto questo, su base annua i prezzi alla produzione sono avanzati del 4,1%, al ritmo annuo più basso dal gennaio del 2011.

Le condizioni del mercato edilizio sono state testate invece con il dato relativo ai nuovi cantieri, che a gennaio hanno fatto +1,5% a 699.000 unità, a un livello migliore delle previsioni. Tuttavia gli analisti fanno notare che, per parlare di ripresa del mercato, sarà necessario ancora tempo.

Attesa a questo punto alle 16 ora italiana l’indice della produzione stilato dalla Fed di Philadelphia.

Dal fronte societario male Nvidia, con le stime sulle vendite nel primo trimestre 2012 inferiori alle attese degli analisti.

Forte rialzo per NetApp, dopo che la società ha riportato risultati nel terzo trimestre di poco superiori alle attese degli analisti. Nel dare l’annuncio la società ha comunicato maggiori vendite e ha dichiarato anche di aver portato il numero dei clientia un valore record record.

Sul fronte valutario, l’euro perde lo 0,37%, a $1,3018, dopo essere sceso fino a $1,2983. La moneta unica recupera lo 0,24% verso lo yen a JPY 102,70, mentre il rapporto dollaro/yen fa +0,61%, a 78,90.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio arretrano -0,59%, a quota $101,20 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scambiano a $1.709,90 l’oncia (-1,05%).

Alle 14.10 ora italiana (le 8.10 di New York), i futures sull’indice S&P500 perdono 2,70 punti (-0,20%), a quota 1.339,50 punti.

I futures sul Nasdaq sono in calo di 1,75 punti (-0,07%), a 2.555,75.

I futures sul Dow Jones arretrano di 8 punti (-0,06%), a 12.755 punti. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,912%.