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Futures Usa resistono in positivo malgrado dati macro

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New York – I Futures Usa confermano i rialzi della prima mattinata (valori a fondo pagina), favoriti dai risultati incoraggianti giunti dalle aste di Spagna e Italia.

Non hanno un grosso impatto i dati macro, con i sussidi di disoccupazione settimanali che sono stati peggiori del previsto, mentre le vendite al dettaglio sono cresciute piu’ del previsto.

Tra i singoli titoli si mettono in luce le banche, in particolare le big Bank of America e Morgan Stanley. Alcoa e Freeport-McMoRan Copper & Gold guadagnano oltre l’1%, favorite dal balzo delle materie prime. Il colosso energetico Chevron ritraccia, dopo aver rivisto in negativo le stime sul quarto trimestre. L’azienda ha precisato che i conti fiscali sono stati “di molto sotto” i risultati dei tre mesi precedenti.

Il Tesoro iberico ha emesso un ammontare doppio del previsto: 10 miliardi anziche’ 4-5 miliardi, a scadenza breve. Confermate le attese. In Italia vengono collocati 12 miliardi di Bot a un anno: interessi dimezzati al 2,735%. Sul secondario si placa tensione sui titoli di stato.

Gli investitori rimangono comunque nervosi visto il consistente flusso di notizie in arrivo oggi e considerata la situazione incerta in Grecia, ormai a un passo dal default.

Non giungono soprese dal fronte di politica monetaria, con la Banca centrale europea che, fopo i tagli dei tassi di interesse nei due meeting precedenti, ha deciso di mantenere il costo del denaro invariato all’1%.

Mentre il numero uno Bce Mario Draghi sta rispondendo alle domande dei giornalisti, l’euro scambia sul dollaro in un range compreso tra $1,27 e $1,2775.

Come da attese anche la decisione della Banca d’Inghilterra, che ha lasciato invariati i tassi d’interesse allo 0,5%.

Nella seconda metà del 2012 la Federal Reserve potrebbe imbarcarsi in un nuovo programma “Quantitative Easing” da $500 miliardi, secondo Bill Gross, gestore del maggiore fondo obbligazionario al mondo, Pimco.

Secondo il vice ministro delle Finanze della Grecia il paese avrà bisogno di maggiori aiuti finanziari da parte dei vari membri europei, in caso non si ottenga sufficiente partecipazione dei privati sullo swap volontario dei bond, per ridurre l’indebitamento greco.

In mattinata dall’Asia sono giunti segnali incoraggianti, con l’inflazione in Cina in calo al 4,1% a dicembre, ai minimi da 15 mesi. Dato incoraggiante che consente all’istituto centrale di adottare una politica monetaria più accomodante, per stimolare la crescita economica.

Riguardo i titoli Usa, Chevron sotto i riflettori, dopo l’annuncio che i risultati del ottobre-dicembre potrebbero essere sostanzialmente inferiori rispetto al trimestre precedente, con la produzione in calo rispetto alle precedenti attese.

In forte rialzo Jaguar Mining, target di un possibile takeover da parte della cinese Shandong Gold.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, attesi i dati sulle vendite al dettaglio e sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, alle 14.30. Alle 15.45 fiducia dei consumatori di Bloomberg, mentre alle 16.00 il livello delle scorte di magazzino.

Sul fronte valutario, intanto, l’euro è in ripresa nei confronti del dollaro, e al momento recupera lo 0,45% a quota $1,2771; nei confronti del franco svizzero la moneta unica cede lo 0,03% a CHF 1,2117, mentre contro lo yen sale dello 0,36%, a JPY 98,04.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono in rialzo dell’1,25%, a quota $102,13 al barile, mentre le quotazioni dell’oro raggiungono $1.656,60 l’oncia (+1,04%). Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in ribasso di 1 punto base all’1,9%.

Alle 15 ora italiana (le 9 di New York), i futures sull’indice S&P500 sono in rialzo di 2,3 punti, a 1.290,50 punti.

I futures sul Nasdaq guadagnano 5,5 punti, a 2.372 punti.

I futures sul Dow Jones mettono a segno una risalita di 14 punti, a 12.402 punti.