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Futures Usa in rialzo, grazie ad Alcoa e parole Bce su Spagna

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New York – Futures sui principali indici azionari Usa in rialzo (vedi valori a fondo pagina), segnale di una ripresa dai minimi da un mese, dopo che nella giornata di ieri Wall Street ha registrato la peggiore seduta del 2012. I rialzi dei contratti sugli indici permangono anche dopo la pubblicazione dell’indice dei prezzi alle importazioni, che a marzo ha segnato un incremento su base mensile dell’1,3%, ben più sostenuto del +0,8% atteso dal consensus. L’incremento è stato alimentato soprattutto dal balzo della componente energetica dell’indicatore.

A sorprendere in positivo i conti di Alcoa; il colosso dell’alluminio ha battuto le attese degli analisti, riportando un utile per azione pari a 10 centesimi, contro le stime di una perdita di 4 centesimi per azione, nonostante il calo del prezzo dell’alluminio. Dopo il calo di ieri -2,9%, nel pre-mercato il titolo è in rialzo di quasi il 6%. “Nel complesso, i risultati del primo trimestre si sono confermati migliori delle attese, se si considerano i guadagni della produttività, l’aumento dei volumi e il miglioramento del mix dei prodotti”, ha commentato in una nota ai clienti Brain MacArthur, analista di Ubs.

Azionario dunque in ripresa, segue l’andamento delle Piazze europee dopo il tonfo della vigilia. Nella prima mattinata chiusura negativa per le Borse asiatiche. A dare un sostegno ai mercati americani, dopo cinque sessioni consecutive di ribasso, sono i cali dei rendimenti dei bond italiani e spagnoli, alimentati dalle parole di Benoit Coeure, membro del Comitato esecutivo della Bce. Di fatto Coere ha parlato della possibilità che la Bce ripristini il proprio acquisto dei bond spagnoli. Immediata la reazione sul mercato dei titoli di stato dei paesi periferici: i tassi sui bond spagnoli sono in flessione, così come anche quelli dei titoli italiani. In quest’ultimo caso, occhio all’esito dell’asta di Bot a tre mesi e un anno indetta dal Tesoro, che in realtà non ha avuto un esito confortante, tutt’altro: i tassi sono infatti saliti a valori che non si vedevano dalla metà di dicembre.

In giornata importanti i Beige Book della Federal Reserve, alle 20.00 ora italiana, daranno una visione più approfondita della situazione economica degli Stati Uniti.

In ambito valutario, l’euro sale sul dollaro dello 0,37% a quota $1,3129, mentre nei confronti dello yen guadagna lo 0,61% a JPY 106,20. Rapporto dollaro/yen in aumento dello 0,24% a JPY 80,89.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio salgono dello 0,36%, a quota $101,38 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scendono a $1.657,80 l’oncia (-0,17%).

Alle 14.48 ora italiana (le 8.48 di New York), i futures sull’indice S&P500 avanzano di 10,50 punti (+0,77%), a quota 1.367,50 punti.

I futures sul Nasdaq sono in aumento di 18,50 punti (+0,69%), a 2.716.

I futures sul Dow Jones balzano di 85 punti (+0,67%), a 12.765 punti.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in rialzo al 2,030%.