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Futures Usa in peggioramento dopo dati Usa Pil e lavoro

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New York – Futures sui principali indici azionari Usa in calo (vedi valori a fondo pagina) dopo la pubblicazione dei dati relativi alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione e al prodotto interno lordo degli Stati Uniti.

Entrambi gli indicatori sono stati cruciali nel mettere in evidenza le condizioni di salute dell’economia americana. La revisione finale del Pil ha confermato che nei primi tre mesi dell’anno, la congiuntura americana è cresciuta a un ritmo +1,9%, come stimato dagli analisti e reso noto nel corso della prima revisione. Preoccupazione però per il trend dei profitti aziendali, che hanno sofferto nel trimestre il calo più forte dalla fine del 2008.

Non particolarmente confortanti i numeri sul mercato del lavoro, visto che la media delle ultime quattro settimane delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione rimangono a livelli particolarmente elevati e al massimo degli ultimi sette mesi.

I dati sono stati comunicati in una giornata molto tesa per i mercati azionari globali: oggi è la giornata infatti del tanto atteso meeting del Consiglio europeo, che si concluderà domani, 29 giugno. Euro a $1,2432. Particolare volatilità degli indici europei, che fanno i conti anche con la rinnovata tensione nel mercato dei bond.

Altro cruciale market mover sarà la decisione della Corte Suprema sulla riforma sanitaria. La sentenza avrà conseguenze soprattutto sui titoli del settore sanitario, che potrebbero muoversi di conseguenza. La Corte di Washington potrebbe dare semaforo verde o reputare incostituzionale il vincolo posto dal governo, secondo cui ogni adulto sarebbe obbligato ad acquistare una polizza assicurativa.

Michael Gregory, gestore di fondi affiliati di Highland Capital Management, ritiene che se la legge sarà confermata, i titoli del settore ospedaliero potrebbero registrare aumenti compresi tra +10-15%. Un calo delle stesse dimensioni si verificherebbe invece se la corte rigettasse l’intera riforma che prende il nome di Obamacare. Detto questo, Gregory ritiene che le possibilità che la Corte approvi la legge del tutto siano di appena del 30-40% e che quelle che la legge venga del tutto rigettata siano pari al 25%. Esisterebbe invece una probabilità del 60-70% che i giudici decidano di bloccare la norma individuale (e non tutto il compless legislativo) che richiede a ognuno di acquistare una polizza assicurativa.

Riguardo alle notizie provenienti dal fronte societario Usa, Google ha reso noto che la vendita del suo primo tablet dovrebbe avvenire intorno alla metà di luglio, al prezzo di $199. La speranza è di replicare il successo degli smartphone in un mercato ormai dominato dal Kindle Fire della Amazon e dall’iPad di Apple.

In calo JPMorgan dopo la notizia secondo cui le perdite sofferte a causa dei suoi investimenti speculativi legati ai derivati, annunciate lo scorso 10 maggio, potrebbero essere ben superiori ai $2 miliardi inizialmente resi noti (ma nei giorni successivi già si parlava di un buco salito a $3 miliardi). Si parla ora di $9 miliardi.

Il board di News Corp. avrebbe approvato il piano per lo split della società in due, da una parte l’editoria e dall’altra la sezione intrattenimento.

In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,2432 (-0,30%). Euro/yen -0,63% a JPY 98,73, mentre dollaro/yen -0,35% a JPY 79,40.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio avanzano dello 0,54%, a quota $80,64 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.571 l’oncia (-0,47%).

Alle 14.54 ora italiana (le 8.54 di New York), i futures sull’indice S&P500 arretrano del -6,25 (-0,47%), a 1.319,25 punti.

I futures sul Nasdaq giù -11,50 (-0,45%), a 2.546 punti.

I futures sul Dow Jones scendono -70 punti (-0,56%), a 12.483 punti.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in flessione all’1,592%.