Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa continuano a viaggiare in territorio negativo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio all’insegna delle vendite.
Gli operatori, gia’ alle prese con la decisione arrivata ieri da parte della Fed di ricomprare titoli di stato a lunga scadenza con l’intento di risollevare l’economia, si sono trovati a dover fare i conti anche con dato sulla bilancia commerciale di giugno peggiore delle attese. A giugno le importazioni sono aumentate del 3.1% mentre le esportazioni sono scese dell’1.3% portando cosi’ il deficit ai massimi di 21 mesi. E’ salito del 17% il disavanzo con la Cina, top dell’ottobre 2008.
Torna d’attualita il timore sullo stato di salute degli Stati Uniti. Se ieri il mercato aveva parzialmente gradito l’annuncio arrivato dalla Fed, che ha anche comunicato di aver mantenuto tassi di interesse vicini allo zero “per un periodo prolungato di tempo”, oggi lo scetticismo ha la meglio.
Sul fronte macro, restano in calendario alle 16:30 ora italiana tocchera’ alle scorte di petrolio mentre alle 20:00 sara’ la volta del bilancio del Tesoro.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre cedono $0.97 a $79.28. Il derivato con scadenza agosto dell’oro avanza di $10.30 a $1208.30. Sul valutario l’euro scivola dell’1.29% a quota $1.3007. Quanto ai Treasury i prezzi del benchmark decennale salgono, con il rendimento che scende al 2.72 dal 2.7810% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna un ribasso di 17.40 punti a 1102.30 (-1.55%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un calo di 28.5 punti a 1868 (-1.50%)
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 139 punti a quota 10479 (-1.31%).