Economia

Furto d’identità: Adiconsum, rischio in crescita

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(Teleborsa) – Si è svolta oggi giovedì 15 aprile, presso la Facoltà di Economia “Federico Caffè” dell’Università Roma Tre, la presentazione del Rapporto Annuale sul Furto d’Identità presentato dall’Osservatorio Permanente sul Furto d’Identità promosso da Adiconsum, Associazione Difesa dei Consumatori. L’indagine e il rapporto, si legge nella nota, sono stati stilati in collaborazione con Fellowes Leonardi leader mondiale nel mercato delle forniture per ufficio e della distribuzione organizzata. “La collaborazione con Adiconsum testimonia l’impegno concreto della nostra azienda a favore di una campagna di prevenzione contro il furto d’identità che ci vede attivi da anni, con numerose iniziative anche nel resto d’Europa” ha commentato Paolo Leonardi, Amministratore Delegato della Fellowes Leonardi. “Da sempre nel nostro DNA c’è l’attenzione ai bisogni e alle esigenze degli utenti e questo ci rende consapevoli della necessità di operare attraverso strumenti e canali diversi che aiutino cittadini e aziende a ricevere informazioni e supporto per proteggersi da pericoli sottovalutati. In tal senso, quest’anno abbiamo riservato una particolare attenzione al mondo giovanile, realizzando una guida che rappresenta il primo passaggio di un progetto più ampio destinato alle scuole medie italiane, in quanto gli studenti adottano spesso comportamenti rischiosi esponendosi a pericoli di cui non sono al corrente né gli insegnanti né gli stessi genitori” ha concluso Paolo Leonardi. “La ricerca presentata si pone l’obiettivo di stimolare l’opinione pubblica su un fenomeno ancora poco conosciuto, afferma Paolo Landi, Segretario generale di Adiconsum, e al contempo sollecitare l’intervento degli interlocutori istituzionali sia sul fronte della prevenzione che su quello del supporto e della tutela delle vittime che possono in ogni momento rivolgersi alle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza – GAT e Polizia Postale) e alle Associazioni dei Consumatori”. I dati emersi, sono stati rilevati dalla somministrazione di circa 1000 questionari che hanno rilevato comportamenti, atteggiamenti e raccolto opinioni. Tra i dati più significativi vogliamo sottolineare: – Il furto d’identità viene scoperto nel 60% dei casi controllando il proprio estratto conto bancario, per il 32% su segnalazione del proprio istituto di credito e per il 13% su avviso delle Forze dell’Ordine. – Riguardo alle modalità di autotutela viene in evidenza che solo il 58% distrugge i dati sensibili rilevabili da bollette, fatture e comunicazioni bancarie; mentre il 52% ha attivato il servizio di segnalazione via SMS per prelievi o acquisti effettuati con carta di credito. – Un dato interessante è che oltre il 60% non conosce questo problema e il 55% non sa come proteggersi. – Per quanto invece riguarda il mondo informatico e online, bisogna sottolineare che il 72% usa carte prepagate per acquisti online, ma ancora il 44% adotta comportamenti rischiosi salvando password e user id sul proprio computer. – Per ciò che riguarda i danni di chi ha subito questo tipo di furto, le vittime sono 1 su 4 e circa il 40% di esse ha subito un danno fino a 500 euro, mentre il 12% subisce danni fino a 1000 euro. Ben il 40% non è in grado di quantificare il danno subito. Dall’indagine è emerso che la vittima tipo è soprattutto il libero professionista che usa carte di credito.